LA LETTERA DI ITALIA NOSTRA A FRANCESCHINI
“Gentile Signor Ministro, On.le Dario Franceschini. Si sono spenti, temporaneamente, i fari sulla vendita all’asta Casino dell’Aurora, ovvero il residuo monumentale di una delle ville più grandiose di Roma, quella villa Ludovisi-Boncompagni, che fu letteralmente cancellata ed estirpata dalla topografia storica romana dalla famiglia Ludovisi, sollevando l’indignazione generale. Presto si riproporrà, con la nuova asta pubblica fissata per il 7 aprile, l’irrisolta questione: che fare? Ora, a prescindere da quella che sarà la conclusione della procedura d’asta, Italia Nostra Roma ritiene auspicabile, anzi irrinunciabile, assicurare il pubblico godimento del Casino dell’Aurora e del suo prezioso contenuto. Italia Nostra Roma ritiene possibile tale risultato qualora Ella provvedesse, ricorrendo all’art.104 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, a dichiarare “l’interesse eccezionale” del suddetto immobile. Questa dichiarazione, da parte del Suo dicastero, potenzierebbe il riconoscimento dell’interesse particolarmente importante già dichiarato con il D.M. 04/04 del 1987 (emanato ai sensi dell’allora vigente legge 1089/1939 e oggi previsto all’art.10, comma 3 lett. a) del D.lgs. 42/04) garantendo la possibilità di visita da parte del pubblico del Casino dell’Aurora. Non a caso la previsione normativa del citato art. 104 del Codice è ricompresa nei Principi generali del Titolo II – tutela e valorizzazione, Cap I – fruizione dei beni culturali, della legge fondamentale di tutela, il decreto legislativo n.42 del 2004. Ciò rassicurerebbe il mondo della Cultura sulla forte attenzione da parte dello Stato riguardo all’accessibilità del bene anche nella sua eventuale prospettiva del cambio di proprietà. Oggi non si è in grado di conoscere quale futuro attenda questo monumento, né come si evolverà la volontà di alienazione del bene deciso dall’autorità giudiziaria; in tale incertezza ci sembra opportuno, anche per le oggettive difficoltà di avviare procedimenti di altra natura, disporre di questo nuovo strumento di tutela. Italia Nostra Roma è certa che un suo autorevole pronunciamento possa ottenere un enorme consenso non solo mediatico ma anche grande favore tra i cittadini, diversamente dall’impegno dello Stato in spese sproporzionate che finirebbero per sollevare altrettante proteste e di opposta natura, in questo momento di grave incertezza. E’ opportuno, comunque, sondare ogni pericolo di alienazione a soggetti in grado di far valere poteri extraterritoriali sull’immobile. Nell’auspicio di una continua collaborazione nell’interesse del patrimonio storico artistico e culturale della nostra Città. l’occasione ci è gradita per inviarLe i migliori saluti. Il Presidente, Dr. Oreste Rutigliano”.