Grosse novità per Tor Bella Monaca, Torre Gaia e le altre aree del Municipio VI interessate dal Programma di Recupero Urbano (PRU) Tor Bella Monaca. La Giunta Raggi, in dirittura d’arrivo, ha approvato la delibera di variante al progetto urbanistico relativo alle opere pubbliche nel quadrante di Roma est. Alla revisione del piano, si legge in una nota del Campidoglio, ha collaborato il Municipio guidato dal minisindaco Roberto Romanella.
ROMA EST, VIA LIBERA ALLA VARIANTE AL PRU TOR BELLA MONACA: TUTTE LE NOVITÀ
Attraverso il via libera alla variante al PRU Tor Bella Monaca, che segue la nuova convenzione stipulata a marzo del 2021 tra Roma Capitale e Galotti spa, soggetto attuatore del programma urbanistico, si prevede:
- la realizzazione delle nuove complanari e svincoli dal GRA (già approvati e finanziati con precedenti atti);
- la riduzione e la concentrazione delle destinazioni residenziali e dei relativi servizi (scuole e centri civici) nella zona sud (lato via Casilina) adiacente alla fermata Torrenova della metro C, al fine di contenere il consumo di suolo e rendere la fermata della metropolitana accessibile a piedi da tutti gli edifici dell’insediamento;
- il ripensamento dell’edificio commerciale e delle aree a parcheggio con l’obiettivo di realizzare così un insediamento al diretto servizio dell’ambito urbano;
- la realizzazione di un nuovo sistema di strade in grado di raccordare la maglia viaria esistente per favorire una migliore circolazione in tutto il quartiere e in particolare nell’area di Torre Gaia;
- la creazione di un vasto sistema di aree verdi tra l’edificato e il GRA, liberato da previsioni edificatorie e reso accessibile dal nuovo sistema viario e ciclopedonale. Il nuovo parco sarà attrezzato anche con il restauro dei casali storici esistenti da trasformare in servizi pubblici.
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“CONTENERE IL CONSUMO DI SUOLO E RIDURRE LA FRAMMENTAZIONE DELLE AREE EDIFICATE”
I nuovi indirizzi di pianificazione su cui si basa la variante al PRU Tor Bella Monaca, spiega il Campidoglio, sono finalizzati “a contenere il consumo di suolo riducendo la frammentazione delle aree edificate per migliorare la fruibilità, le prestazioni ambientali e le qualità paesaggistiche oltre a densificare i nodi urbani già infrastrutturati”.