LA RETE DEI COMITATI – La rete si è ufficialmente costituita con una lettera inviata ai sindaci delle città, tra cui Virginia Raggi per Roma, e al governo. La richiesta dei comitati è di “mantenere un livello di vivibilità accettabile” nei centri storici che a oggi è impossibile “per il proliferare di occupazioni per suolo pubblico per le attività commerciali rilasciate senza considerare i canoni di ordine e sicurezza pubblica” ma anche “per l’evidente abuso di alcol, venduto spesso anche ai minorenni”, si legge nella lettera.
LA CARTA DEI DIRITTI DEI CITTADINI – “Contestualmente, in associazione con altri comitati italiani, stiamo redigendo la Carta dei diritti dei cittadini – spiega la presidente del Comitato Emergenza Trastevere, Simonetta Marcellini – c’è un malessere a livello nazionale nei centri storici delle città e per questo una serie di comitati si sono uniti per vedere se abbiamo la forza, come cittadini che abitano i centri storici, di combattere la mala movida che ormai non è più movida ma microdelinquenza”. L’obiettivo dell’iniziativa, oltre che stimolare un’azione congiunta dei sindaci, è quella di elaborare una proposta di legge popolare e portare quindi a un intervento da parte del parlamento. “Ci rivolgiamo ai nostri sindaci, ma anche al governo e non ci fermeremo – aggiunge Marcellini –. Molti centri storici sono siti protetti dall’Unesco. Dobbiamo salvarli”.
STESSI PROBLEMI, DA NORD A SUD – Le problematiche lamentate dai residenti hanno a che fare con i rumori molesti durante le ore di riposo, ma anche con il degrado che il consumo di alcol e bevande comporta, con cartacce e bottiglie abbandonate in ogni dove. “Oltre a questo ci sono risse e fenomeni di microcriminalità sempre più frequenti. Sembra ormai che urinare per strada non sia più un reato. E né la politica, né le forze dell’ordine, sono in grado di controllare il territorio – sottolinea Marcellini –. Senza contare le forti restrizioni degli spazi per i pedoni. Da quando sono state rilasciate maggiori occupazioni di suolo pubblico per i tavoli di bar e ristoranti, a causa della pandemia, in alcune strade, come via di San Cosimato e vicolo Trastevere, non si riesce neanche più a transitare a piedi. La situazione è insostenibile”. Per ora alla rete hanno aderito, oltre a Roma, comitati provenienti da Napoli, Caserta, Milano, Catania, Lucca e La Maddalena. La prima missiva è stata spedita, oltre che ai sindaci, anche al premier Mario Draghi e ai ministri dell’Interno, Luciana Lamorgese e della Salute, Roberto Speranza. “Ma non ci fermeremo qui. È un problema che parte da Trastevere ma si va allargando a macchia d’olio e siamo determinati a far rispettare i nostri diritti di residenti e salvare i centri storici delle città d’arte”, conclude Marcellini.