Un degrado in progressivo aumento
“La situazione è drammatica e peggiora di giorno in giorno. Le recinzioni – scrivono in un post sui social corredato da eloquenti fotografie – sono ormai tutte a terra e la struttura è completamente esposta ad eventuali intrusioni ed occupazioni”, oltre che pericolosa per tutti i frequentatori del parco. “Abbiamo formalizzato via mail la richiesta di intervento urgente alle autorità capitoline e municipali e agli uffici della polizia locale. Attendiamo – concludono – un immediato intervento da parte delle istituzioni preposte” finalizzato soprattutto alla messa in sicurezza di molte aree a rischio nelle vicinanze della struttura, che un tempo ospitava un locale ristoro molto frequentato.
La situazione della casina dei pini
Un locale di proprietà comunale che risulta essere stato al centro di un lungo contenzioso tra il Campidoglio e il gestore al quale fino alla chiusura era stato dato in concessione. Conclusosi l’iter giudiziario con una recente pronuncia del Consiglio di Stato (sentenza del 9 gennaio 2020), nel rispetto dei vincoli di tutela della Soprintendenza insistenti sull’intera Villa che valgono sia quanto all’elemento architettonico sia quanto alle funzioni alle quali la struttura potrebbe essere destinata, dovrà essere emanato un apposito bando per la riassegnazione della Casina dei Pini. Bando che – ha reso noto il presidente del Municipio II Francesca Del Bello – riguarderà anche la manutenzione dell’area verde e l’apertura e chiusura della stessa. Dal canto suo l’assessore municipale all’Ambiente Rino Fabiano ha dichiarato di aver contattato per iscritto il presidente della Commissione ambiente di Roma Capitale (il pentastellato Daniele Diaco), chiedendo la convocazione di un apposito tavolo di confronto con rappresentanti di tutti gli organi competenti. “Ad oggi – ci dice Fabiano – non ho ricevuto ancora nessuna risposta”.
Si mobilitano i residenti
L’attenzione comunque resta alta. A proposito del destino del Parco e della Casina dei Pini, un cittadino scrive su facebook: “Per ridare veramente il parco al quartiere ci vorrebbe un’iniziativa dei residenti, magari attraverso il comitato, per presentare un progetto se ci sarà un bando. Non facciamoci togliere nuovamente la villa”. Il Comitato Viva villa Massimo (che, come è spiegato nella sua pagina facebook, si batte “per rappresentare alle istituzioni le istanze provenienti dai cittadini che vivono e frequentano la villa” onde “renderla sempre più bella, fruibile, verde, accessibile a tutti e dotata dei giusti servizi”) risponde: “Per quanto ne sappiamo a breve dovrebbero uscire almeno due bandi, relativi uno al locale e uno all’area verde. Vigileremo su entrambi”.
Cristina Di Giorgi