L’importante valore sociale della libreria nel quartiere
La libreria fu aperta al pubblico il 12 maggio 2018 ed è situata all’interno del centro commerciale “Le Torri”, in via Amico Aspertini 410. Da quella data in poi, Laterza si è sobbarcata l’intero comparto tanto da aggiudicarsi il nomignolo di “libraia”. Il locale ha una dimensione di 160 metri quadri, destinati all’esposizione e alla presentazione di libri. All’interno vi si svolgono anche attività sociali e di coinvolgimento, come i laboratori creativi di lettura e di arte per bambini. Questi, ogni martedì, si riuniscono per studiare un autore, uno scultore, un pittore e vi descrivono e interpretano un’opera o un libro. I volumi nella libreria Le Torri vengono venduti ad un prezzo accessibile proprio per rendere la lettura “alla portata di tutti”. Su ciò è intervenuta la “libraia” Alessandra Laterza: “Vendere un manuale a prezzo pieno, in una zona come Tor Bella Monaca, significherebbe allontanare i cittadini dalla lettura e indurli ad acquistare altri prodotti. La libreria va salvata; stiamo cercando strategie politiche come ad esempio convenzioni col MIUR. A livello economico stiamo provando a far partire un crowdfunding a sostegno della libreria. La politica dovrebbe salvaguardare queste realtà educative. Ho avuto riscontri da parte di deputati del PD e a livello comunale è stato fatto un comunicato da parte dell’Assemblea Capitolina. Di attestati di stima e di vicinanza ne ho avuti tantissimi”.
Le difficoltà economiche
L’esercizio appartiene alla filiale Booklet, letteralmente tradotta in “libricino”. Non è altro che una catena di librerie, a livello nazionale, presente nel mercato editoriale da oltre 45 anni. L’intero brand offre 20.000 titoli delle principali case editrici italiane tra le quali Mondadori, Rusconi, Feltrinelli, Rizzoli, Fabbri e Longanesi. I punti di forza dell’azienda sono i “prezzi stracciati”, a partire dal 50 % di sconto sul prezzo di copertina e i 400 nuovi titoli in uscita ogni mese. “La Booklet Le Torri” si è estesa anche sui canali Facebook, Instagram e Twitter. Il rischio della chiusura dello stabile va ricondotto all’impossibilità economica di sostenere un impianto così grande (160 mq), tanto esteso da poter invitare le “migliori penne” a presentare i loro testi. La proprietaria si trova a pagare 1900 euro di affitto mensile, a cui va aggiunto il debito contratto con Ama. L’obiettivo principale di Laterza è quello di mantenere in vita l’attività, non solo per uno scopo economico ma anche per insegnare ai bambini le regole di convivenza comune, portando la libreria ad essere paragonata ad una seconda famiglia.
Francesco Balducci