Anche la periferia si può valorizzare, trasformando, perché no, Roma in un museo a cielo aperto. È quanto sta realizzando l’associazione ‘Gau’, Gallerie Urbane, a Tor Pignattara, dopo il grande successo dell’anno scorso a Centocelle. Ciò mediante soprattutto, così salta all’occhio, la trasformazione delle campane per la raccolta del vetro in vere e proprie installazioni artistiche sul tessuto metropolitano. Bellezze storiche (perché in periferia ci sono) dunque, degradate dal troppo cemento, ma ora in comunicazione anche con murales, graffiti e, per l’appunto, le campane per la raccolta del vetro che hanno ‘subìto’ questa gradita performance artistica. L’Open Gau Il motivo è semplice; la tematica odierna prende in esame la sensibilizzazione per la differenziazione dei rifiuti. Così domenica 17 novembre gli interventi urbani hanno raggiunto l’apice con la kermesse, in collaborazione col Municipio V, spesso sensibile alle tematiche ambientali, denominata per l’occasione ‘Open Gau’, durante la quale 20 street artists si sono incaricati della trasformazione di trenta campane per la raccolta differenziata del vetro che ora sono diventate opere permanenti. Nella stessa giornata intorno alle ore 16.00 la ‘Compagnia del Teatro dell’Orologio’ in largo Pettazzoni ha coadiuvato l’evento accompagnando il pubblico in una visita guidata teatralizzata, dove le diverse arti hanno potuto interagire creando una kermesse sinestetica. Salvaguardia del patrimonio cittadino, dunque, ma anche sperimentazione artistica dove lo spazio interno ed esterno viene abbattuto da un confine paradossale e parossistico, e che esso stesso comunica tra edifici e aree verdi, il tutto in una ulteriore unione tra opere storiche e cementificazione selvaggia. Questo sta per realizzare l’artista Krayon in un lavoro che vedremo a breve su una parete di via Amedeo Cencelli di fronte all’acquedotto Alessandrino: il ‘Muro d’artista’. Del gruppo di street artists e writers fanno parte: Marta Bianchi, Matteo Brogi, Alessandra Carloni, Controllo Remoto, Des x, Valerio Di Benedetto, Moby Dick, Nik Distaster, Gojo, Hoek, Karma Factory, Kenji, Martina Manna, Lilly, Meraviglia, Napal Naps, Olives, Pier The Rain, Point Eyes, Eliseo, Sonnino, Tracey e Roberto Dramis.
Alberto salmè
03/12/2019