L’ultimo grande borgo del centro storico romano
era stato infatti soggetto nel 2016 di ampie discussioni da parte dell’amministrazione capitolina su un possibile progetto concorsuale di recupero territoriale, facendo leva sulla sua realtà abitativa, poiché ospitante una comunità di artisti vari e 5 laboratori di manifattura artigianale che ricoprono e potrebbero ricoprire un ruolo molto più importante per l’economia della cultura della città. Nel piccolo viale, alle spalle di Borgo Testaccio e accanto all’entrata del cimitero acattolico inglese “Campo Cestio”, abita infatti anche il noto scultore romano Domenico Annicchiarico, che tuttora dorme nella sua auto di fronte all’entrata della propria abitazione.
Le diverse vedute di Campidoglio e Municipio I
Ritenuto necessario quindi tale intervento dalla presidentessa, il Campidoglio ha chiamato la polizia per attivare lo sgombero, inconsapevole dell’attività di recupero già decisa dal I Municipio, segno di una netta mancanza di collaborazione tra le parti. “Da tre anni esiste un tavolo aperto insieme al Dipartimento per il Patrimonio sulla questione di questa realtà artistica così feconda, ma il cambiamento di assessori e dirigenti purtroppo non aiuta la collaborazione e la comunicazione”. La Polizia locale ha inoltre precisato che l’operazione è stata condotta in esecuzione di una delibera dell’Assessorato per il patrimonio stesso, riguardante non abitazioni, ma i due immobili ospitanti rispettivamente il laboratorio e l’atelier di Annicchiarico, sui quali si era già espresso il consiglio di stato. Il paradosso è stato il dover attendere due anni per riuscire ad ottenere dal Bilancio 250mila euro per avviare il concorso di progettazione per poi vedere che il Dipartimento Patrimonio ha attivato con tanto di operai pronti a murare gli accessi e grande spargimento degli uomini della polizia locale, delle vere e proprie azioni di sequestro. “Una follia, senza nessuna motivazione di urgenza e con delle modalità alquanto discutibili. C’è bisogno di maggiore dialogo nell’amministrazione pubblica dei 5 stelle”. Nei giorni seguenti la presidentessa ha avuto un incontro con l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Valentina Vivarelli, che ha dato la sua piena disponibilità a poter riaprire il tavolo di lavoro. Dopo la riunione insieme all’Ordine degli Architetti e alla Giunta si è deciso o di far riprendere la proprietà di tutti gli immobili al comune oppure di mettere dei custodi alle abitazioni. A breve ci saranno degli sviluppi per la revoca del provvedimento di sequestro e la riapertura del congresso di riqualificazione a cui si aggiungerà anche l’interesse di Giovanna Alberta Campitelli, la nuova Presidente dell’Accademia di belle Arti di Roma, lo storico istituto d’arte capitolino per cui Annichiarico stesso ha lavorato come docente. “L’Accademia farà la sua parte al fianco delle istituzioni per riattivare il territorio e rivalorizzarlo come si dovrebbe”.
Riccardo Isoni