CAROVITA FUORISEDE: VALDITARA E BERNINI INCONTRANO GLI STUDENTI
Nella serata di lunedì 30 ottobre, l’Unione degli Universitari ha incontrato la Ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, mentre la Rete degli Studenti Medi ha incontrato il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Gli incontri sono avvenuti a Roma, presso i rispettivi Ministeri, ma hanno lasciato gli studenti con ulteriori domande e malcontento.
Stando a quanto diffuso in una nota stampa da UDU, l’incontro con la ministra Bernini sarebbe stato di breve durata e infruttuoso. “L’incontro con Bernini – racconta Camilla Piredda, coordinatrice nazionale UDU – è durato soltanto una ventina di minuti. La Ministra ha deciso di incontrare tutte le associazioni studentesche, a raffica, una dietro l’altro. Una modalità che non rispetta il peso dei gruppi e non lascia adeguato tempo di confronto, tanto che non siamo riusciti a parlare di tutto e abbiamo lasciato alla Ministra un documento, ottenendo l’impegno ad avere un nuovo confronto appena ci saranno gli emendamenti alla Legge di Bilancio”.
UDU: “DELUSI DALL’INCONTRO CON BERNINI”
Tra le proposte avanzate dall’UDU per ovviare alla questione del Carovita dei fuorisede italiani vi era l’idea di intervenire sulle borse di studio, incrementandole e garantendole a tutti gli studenti idonei. La proposta pare sia rimasta inascoltata dalla ministra Bernini. “La Ministra ha scaricato la responsabilità sulle regioni — spiega Alessia Polisini dell’UDU — dicendo che non c’è spazio in questa legge di bilancio a ulteriori finanziamenti sulle borse”.
Un altro punto sollevato dal comitato è la necessità di alloggi per i fuorisede gestiti dal settore pubblico. “Sugli alloggi – continua Polisini – la ministra conferma la linea a favore del privato perché le tempistiche non consentirebbero di coinvolgere il pubblico, ma non ci ha chiarito né come gli studenti possano pagare centinaia di euro per un posto letto né si è espressa sul fondo sostengo per i fuorisede, il quale oggi vede uno stanziamento di soli sei milioni, mentre noi ne chiediamo almeno cento. In generale ci ha spiegato che il MUR ha uno spazio di spesa limitato, spetterebbe al Ministero dell’Economia prevedere più stanziamenti. Sulla salute mentale e i LEP nessuna risposta, totale confusione, mentre sul numero chiuso non è chiaro quale sia la strada che porterà all’apertura. Siamo delusi dell’incontro”.
L’INCONTRO CON VALDILATRA
Poco prima dell’incontro tra la ministra Bernini e gli esponenti UDU, ha avuto invece luogo l’incontro tra Rete degli Studenti Universitari e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valdilatra. “L’incontro è durato un’oretta – spiega Paolo Notarnicola, coordinatore nazione di Rete — Abbiamo portato le nostre rivendicazioni a Valditara, chiedendo misure per far fronte al caro studio e lo stanziamento di fondi per lo psicologo scolastico. Abbiamo chiesto un aumento della rappresentanza studentesca per far fronte al taglio degli istituti scolastici, previsti dal ridimensionamento scolastico, così come un’educazione all’affettività e alla sessualità che superi il binarismo di genere”.
Tuttavia anche questo incontro avrebbe lasciato gli studenti insoddisfatti. “Le risposte di Valditara sono del tutto insufficienti – continua Notarnicola — difendendo la finanziaria. Valditara ha annunciato uno stanziamento di 78 milioni per aiutare le famiglie nell’acquisto di materiale scolastico. Lo riteniamo sicuramente un primo passo, ma non è sufficiente a coprire il fabbisogno reale all’interno del paese, chiediamo almeno il doppio”.
LA PROTESTA: IL “FUNERALE” DEL DIRITTO ALLO STUDIO
A seguito delle risposte ottenute dai ministri Bernini e Valdilatra sulla questione, giudicate insufficienti dagli studenti, non si sono fatte attendere ulteriori proteste. La singolare manifestazione ha avuto luogo alle porte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), dove gli studenti hanno simbolicamente seppellito il diritto allo studio in un’apposita bara. “Gli incontri – spiegano UDU e Rete degli Studenti Medi – sono stati insoddisfacenti. La Ministra Bernini e il Ministro Valditara non hanno assunto impegni precisi e quindi abbiamo manifestato fuori dal Ministero, esponendo una bara gigante, per celebrare il funerale del diritto allo studio”.