Destinato alla “somministrazione di alimenti bevande e di esecuzioni musicali e trattenimenti danzanti”, stando ad alcune denunce di avventori, è stato teatro, negli ultimi mesi, di vari furti di telefoni e portafogli; inoltre, in almeno 3 occasioni, sono state registrate delle liti/aggressioni durante le quali sono rimasti feriti alcuni clienti.
La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Roma, esaminata la documentazione raccolta dal I° Distretto di P.S. Trevi Campo Marzio e fatti i dovuti riscontri, ha realizzato un’accurata istruttoria tesa all’adozione del provvedimento di sospensione.
Il provvedimento è stato notificato dagli agenti del I Distretto che, come previsto dalla normativa, hanno affisso sull’entrata del locale il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore”.
Nota del Direttore de Il Caffè
Prima di ricevere le ‘solite’ critiche dai lettori per non aver pubblicato il nome del locale che è stato chiuso, ricordiamo che tale pubblicazione è vietata dalle attuali norme, ovvero comporterebbe una denuncia verso il giornale che lo diffonde con conseguenti condanne e cospicui risarcimenti.
Più che criticare i giornalisti, che hanno le mani legate, sarebbe il caso di valutare bene il politico che si è votato (di qualsiasi schieramento esso sia), informandosi sulla sua posizione riguardo la libertà di stampa e la possibilità di informare i cittadini senza minacce e condizionamenti (l’Italia è ultima tra i paesi occidentali nella classifica della libertà di stampa, superata persino da paesi in cui non ci sono regimi democratici).