I BAGNI DI VILLA PAMPHILJ
Dopo circa sei anni di disservizi, i bagni di Villa Pamphilj – nello specifico quelli in prossimità dell’ingresso che affaccia su Via Aurelia Antica – sono pronti per essere riaperti al pubblico. Ad annunciarlo – tramite un post affidato al suo profilo Faceboook – Elio Tomassetti, Presidente del Municipio XII.
“È uno degli obiettivi che ci siamo prefissati – spiega Tomassetti a Il Caffè di Roma – anche quando eravamo all’opposizione della giunta Raggi. Abbiamo fatto una vera e propria task force, e chiesto, di raccordo con l’Assessora Alfonsi, al dipartimento competente di aprire questi bagni, per ora affidati alla gestione del Dipartimento Ambiente”.
Quelli di Via Aurelia Antica non sono però gli unici servizi igienici presenti nella Villa che attendono di essere ripristinati. “A breve apriranno anche gli altri bagni – spiega Tomassetti – sull’entrata successiva di via Aurelia Antica, vicino Villa Algardi”.
IL PUNTO JOGGING
Tra le priorità del Municipio XII anche altri stabili di Villa Pamphilj. “Come Municipio stiamo lavorando per dare un altro servizio pubblico importantissimo alla cittadinanza – continua Tomassetti – ovvero il punto jogging dell’ingresso in Piazza del Bel Respiro”.
Il primo passo è la riacquisizione dello stabile da parte del Municipio. “Lo stiamo riacquisendo perché era in capo al Dipartimento – chiosa Tomassetti – e con i fondi di manutenzione ordinaria del Municipio lo ristruttureremo e lo gestiremo insieme alla realtà locali con un patto di collaborazione”.
GLI ALTRI INTERVENTI, IL PROGETTO “CAPUT MUNDI”
Accanto alle opere di riqualifica eseguite grazie all’impegno del municipio, vi sono altre strutture il cui ripristino sarà invece possibile grazie a “Caput Mundi”. Il progetto in questione – incluso nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) – ha come scopo quello di valorizzare i siti archeologici e culturali della Capitale. Diversi saranno gli stabili interessati da questi specifici finanziamenti, strutture “come Casale di Giovio, La Legnaia, Casetta Rossa, lo chalet svizzero”, ricorda lo stesso Tomassetti.