«Il Festival è uno dei contributi che l’Ordine dona a Roma e al suo territorio». Con queste parole il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma Alessandro Panci ha inaugurato la quarta edizione di FAR, il Festival dell’Architettura di Roma – organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, con il patrocinio del Comune di Roma e della Città Metropolitana di Roma Capitale, della Regione Lazio, delle università Roma Tre e Sapienza, del Coni e del Comitato italiano Paralimpico. Per Panci «Diffondere la conoscenza della propria realtà, confrontarla con altre esperienze, osservarla da più punti di vista sono elementi alla base di ogni intervento consapevole: farlo in un contesto ampliato come quello di FAR, permette di avere tante occasioni per coinvolgere addetti ai lavori e cittadini». Un Festival diffuso sul territorio, con le sue attività tra Ostiense e l’Esquilino, «inclusivo e aperto a tutti con momenti culturali, tecnici e ludici e condiviso tra realtà locali e internazionali attraverso lo scambio di informazioni e momenti di confronto», conclude Panci. «Ci aspetta una nuova fase in cui dobbiamo avere chiaro l’obiettivo», dice l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor: «prenderci cura di ogni singolo quartiere, promuovendo una visione di insieme che sia all’insegna delle parole d’ordine del Festival: innovazione, inclusione e sostenibilità». Conclude Gotor: «La Casa dell’Architettura rappresenta un importante punto di riferimento per la città, e abbiamo bisogno di tutte le migliori intelligenze per coniugare crescita e socialità. Perché le idee servono per costruire la città che i nostri figli vivranno». Per Amedeo Ciaccheri presidente dell’VIII Municipio: «Oggi, Ostiense torna ad essere un luogo centrale e con il Festival, passa da zona industriale a distretto della creatività e della conoscenza». «Uno dei principali obiettivi del Festival è abbattere i luoghi comuni, spiega la direttrice di Far Alice Buzzone: «Come Ordine, da tempo, abbiamo costruito sinergie e soprattutto durante questi giorni ci interrogheremo su come Roma può allineare i suoi spazi per diventare inclusiva come le altre capitali europee».
Intanto, il Festival prosegue oggi, lunedì 13 giugno, con una giornata dedicata all’inclusione e all’abitare fragile. La mattina, alla Casa dell’Architettura, si comincia con un dibattito che è anche l’occasione per lanciare una call aperta alla comunità da parte dell’Ordine degli Architetti Parità di genere (Oarpg) e si prosegue con una tavola rotonda sulle fragilità e la città femminista che vede pertecipare, tra gli altri, Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale e Maura Cossutta, presidentessa della Casa delle Donne, per ragionare su come Roma può superare le disuguaglianze di genere e sociali e ridisegnare una nuova geografia urbana a portata delle donne. Alle 12.00 è il turno di uno tra i più importanti architetti contemporanei, Mario Botta, con una lecture sul sacro e sul profano visti in chiave moderna con al centro la figura dell’uomo. Il pomeriggio, ad Ostiense, la scrittrice Giulia Blasi e Francesca Perani di RebelArchitette disegnano una visione di genere. L’evento è in diretta streaming su www.festivalarchitetturaroma.it
La partecipazione agli appuntamenti del Festival è aperta a tutti e gratuita.
Il programma completo su https://festivalarchitetturaroma.it/programma/
