E’ ancora critica la situazione che ha per teatro Largo Somalia e zone limitrofe, ormai da dieci mesi chiuse parzialmente al traffico con conseguenti inevitabili ripercussioni sulle vie circostanti e sull’intero quadrante.
LA VORAGINE DEL LUGLIO 2021 – Dopo, infatti, che nel luglio 2021 nel frequentato spiazzo al centro di una delle arterie del quartiere Trieste Salario si è aperta una voragine causata dal cedimento della locale rete fognaria – fatto questo peraltro seguito, a dicembre dello stesso anno, da un secondo cedimento a breve distanza dal primo, che a detta di molti è sintomo di una pessima manutenzione generale degli impianti fognari locali – a fine gennaio 2022 sono stati aperti i relativi cantieri. Per la piena soluzione del problema, però, si dovrà aspettare ancora diverso tempo.
IL CRONO PROGRAMMA – Stando al crono-programma degli interventi previsti, per seguire e verificare l’avanzamento dei quali è stato anche istituito un tavolo permanente tra Municipio II e Acea, è in via di conclusione in queste settimane la fase preliminare. Fase che, dopo un importante e lungo momento di sopralluoghi e studi geologici del terreno, ha previsto l’inserimento nello stesso di pali e impalcature finalizzate al contenimento in modo da evitare ulteriori cedimenti e permettere agli operai di lavorare in sicurezza, lo spostamento dei servizi che interferiscono con il cantiere (tra i quali la fibra e una parte delle condotte idriche e dei cavi elettrici, mentre i tubi del gas dovrebbero essere rimasti al loro posto) e la realizzazione di alcuni bypass temporanei per garantire il deflusso delle acque nere.
LA SUCCESSIVA FASE DEI LAVORI – Sulla situazione è recentemente intervenuta l’assessora ai Lavori Pubblici del Municipio II Paola Rossi, secondo cui entro la metà di maggio sarà avviata la successiva fase dei lavori, ovvero la realizzazione di due camere interrate adiacenti scavate a circa 6 metri e mezzo di profondità (quindi più in superficie rispetto alla vecchia struttura, che era a 12 metri) nelle quali verranno inseriti i manufatti che comporranno la nuova condotta fognaria, alla quale si allacceranno da una parte le fognature di via di Villa Chigi, dall’altra quelle di via Luigi Mancinelli, con le condotte lunghe rispettivamente 60 e 15 metri. Poi si procederà alla ulteriore fase, forse con parziale riapertura, a luglio, di alcune aree al momento non transitabili.
PER IL RITORNO ALLA NORMALITA’ BISOGNERA’ ASPETTARE FINO AL 2023 – Quanto però al completamento del progetto di riparazione e manutenzione della rete di canali fognari della zona (divenute ormai improcrastinabili, tenuto conto del fatto che quelli del 2021 non sono i primi crolli verificatisi nell’area in questione: ce ne sono stati infatti altri in passato, precisamente negli anni ’60 e nel 2011) e relativo ritorno alla normalità anche del traffico veicolare e della circolazione dei mezzi pubblici, si dovrà aspettare almeno fino a gennaio 2023. Tempi lunghi dunque, che sarà molto difficile ridurre come ha dichiarato ad inizio lavori Rossi dopo alcuni colloqui con le autorità comunali competenti. Residenti e commercianti, molto provati dalla complessità della situazione e dall’aumento del traffico – che già in condizioni normali nella zona, snodo commerciale molto frequentato, è piuttosto intenso – dovranno avere ancora molta pazienza.