Una delle lamentele dei residenti è l’accumulo di rifiuti ai bordi delle strade e quindi una carenza sullo spazzamento. Come interverrete? “Ho già avuto un confronto con Ama che sarà assistita dalla polizia locale: inizieranno presto gli itinerari protetti, ovvero giornate di pulizia in cui si chiudono le strade, quadrante per quadrante, e si fa una bonifica approfondita. Un primo passaggio lo faremo a Testaccio: è una operazione che non si metteva in campo da tempo, e che possiamo invece fare grazie a una direttiva di giunta. Vogliamo dare in questo modo una risposta a tutto il centro storico, divideremo i rioni in quadranti per dare direttive ad Ama e risolvere il problema. Resta il problema del personale di Ama che non è sufficiente”.
Che cosa intende? “Faccio un esempio. In occasione dei grandi eventi si sposta il personale di Ama su quelle situazioni e lo si toglie ad altre aree. Andrebbe forse immaginato di chiedere, a chi organizza, un contributo economico per non sottrarre risorse del servizio pubblico e garantire il regolare svolgimento della pulizia in tutti i quartieri, anche nei giorni in cui ci sono grandi eventi che in modo indiretto impattano su altri rioni. E ad Ama bisogna chiedere di lavorare allo stesso ritmo sette giorni su sette”.
Ci sono alcune zone del centro storico in cui sono stati rimossi i cestini gettacarta ma non sono ancora stati sostituiti. Come mai? “È in corso la gara e c’è già il progetto per i nuovi gettacarta. Le urne non davano una risposta, hanno pochissima capienza, si riempiono subito e quindi andrebbe messa una persona vicino a ogni cestino per svuotarli, con un costo maggiore di quello previsto per i nuovi cestini che costano di più ma sono idonei alle esigenze di zone che hanno un grande passaggio turistico. Intanto, nell’attesa, stiamo sollecitando Ama a presidiare le piazze per vuotare maggiormente i gettacarta che sono presenti”.
In alcuni quartieri sono stati tolti i cassonetti ma la raccolta porta a porta non funziona: il risultato sono cumuli di rifiuti in strada. Che cosa non è andato? “Ritengo che stiamo andando nella giusta direzione di raggiungere un obiettivo serio ed europeo sulla raccolta differenziata e per farlo va messo in campo il porta a porta o il cassonetto intelligente. Tuttavia, viste le caratteristiche del centro storico, in alcune zone come via Cavour e Monti, non sono d’accordo con il cassonetto intelligente perchè impatta sulla visibilità dei monumenti. Non nascondo che c’è un problema di personale di Ama che è pochissimo e non riesce a dare una risposta adeguata, ma non ci riusciva neanche quando c’erano i secchioni. Ci sarà un piano assunzionale in Ama a breve e spero che le nuove forze siano concentrate sul centro storico, anche in vista dell’estate e dei maggiori flussi previsti”.
Sui mezzi Ama che da anni stazionano al Gianicolo, e sono oggetto di degrado e lamentela dei residenti, come state procedendo? “La scorsa settimana con il dipartimento Mobilità abbiamo fatto un sopralluogo a largo Bernardino da Feltre e forse abbiamo individuato un’area che ci dà una disponibilità temporanea per l’estate, per spostare i mezzi. Stiamo però già ragionando su un’area definitiva, abbiamo avviato l’iter e stiamo attendendo che l’assessorato capitolino e Ama ci diano una risposta”.
Anche l’isola ecologica all’Esquilino, proprio davanti al mercato, è contestata da anni: la sposterete? “I luoghi dove ci sono i trasbordi vanno rivisti tutti, specialmente quello all’Esquilino che sta di fronte al mercato. Abbiamo fatto un sopralluogo con la polizia locale, l’area va tutta bonificata e riqualificata con un pensiero diverso, considerato che c’è anche il Pums di mezzo e un’area così non può stare vicino a luoghi di passaggio e arrivo dei mezzi del trasporto pubblico e a un mercato così importante”.
In linea generale, da qui al 2026, che visione avete per la gestione dei rifiuti nel Municipio I? “Quella di un centro storico pensato come un unicum, e non facendo distinzioni tra quartieri di serie A e B”.