L’INDAGINE ISTAT – I recenti dati Istat sulla natalità, elaborati dall’anagrafe capitolina e pubblicati sul sito di Roma Capitale ai primi di marzo, confermano che nelle zone del centro storico nascono pochissimi bambini. Nel Municipio I di Roma, al 31 dicembre scorso, sono nati 757 bambini: un numero inferiore a quello dell’anno precedente, quando il territorio ha contato 865 nascite. Il Municipio I nel 2021 ha sorpassato di poco il Municipio VIII (750 nuovi bambini) e il Municipio XII che detiene il record annuale per la bassa natalità (735 nascite).
IL CROLLO DELLE NASCITE NELLE ZONE URBANISTICHE – Il calo drammatico nel centro storico è più chiaro se i dati vengono letti a partire dalle zone urbanistiche. Nel Municipio I, per esempio, nella zona archeologica, nel 2021, sono nati solo due bambini. Al Celio, a pochi passi dal Colosseo e dal Circo Massimo, ne sono nati 21. È migliore, ma di poco, la situazione a Trastevere e Testaccio con 30 nuovi nati. Non soddisfa le aspettative neanche il residenziale quartiere Prati che con 93 bambini cede il passo all’Esquilino, che nel 2021 conta 150 neonati e si classifica come zona urbanistica del Municipio I con il numero più alto di nuovi nascituri. Il calo si è inevitabilmente riflesso anche sul numero di iscritti alle scuole materne, le cosiddette 0-3: sono soltanto 400 a fronte di una media storica di circa 600.
LE SOLUZIONI – Un centro storico più popolato, a misura di famiglie e di bambini, secondo la giunta del Municipio Roma I, però è possibile, lavorando da un lato a ridimensionare gli effetti della mala movida, dall’altro a creare poli di incontro destinati alla famiglia, ai bambini e al mondo della formazione. Secondo l’assessora alle Politiche educative e alla cultura del Municipio Roma I, Giulia Ghia, “da un lato vogliamo portare la cultura nelle piazze e sottrarle alla mala movida che tiene lontane le famiglie; dall’altro abbiamo in mente degli sportelli di ascolto: punti di assistenza dedicati alle necessità specifiche dei genitori e in cui le educatrici possano avere una occasione di formazione”. Sportelli di orientamento per i genitori e per la famiglia tutta, intesa nel suo complesso, insomma. “Stiamo strutturando una proposta per essere pronti a settembre del nuovo anno”, sottolinea Ghia. Sul fronte dei lavori pubblici si punta invece sulla messa in sicurezza dell’esistente e sulla realizzazione di nuovi spazi. “Entro l’estate contiamo di inaugurare l’area pedonale della scuola di via Puglie. Stiamo ultimando gli interventi sul verde e l’installazione di due fontanelle. È questo il modello di riferimento: più spazi aggregativi a misura di bambino nei pressi delle scuole”, afferma l’assessora Alessandra Sermoneta. Infine, in vista del nuovo anno scolastico, l’idea della giunta è quella di proporre un panel di temi “sui quali improntare le attività e che siano condivisi da tutte le scuole materne del territorio, con una particolare attenzione al contrasto al bullismo e alla violenza di genere”, sottolinea Ghia. Un modo per ampliare il senso di appartenenza a una comunità, quella del centro storico, che rischia di sparire ma finora si è mostrata resistente a decenni di politiche abitative centrifughe”.