Sono passati venti giorni dallo sgombero della ‘fattoria abusiva’ di via Romero, realizzata di fronte alla scuola Emma Castelnuovo da chi qui aveva trovato una dimora di fortuna. In tutto nove persone (seguite ora dai servizi sociali), nove storie di emarginazione che si svolgevano tra materiali di risulta, eternit e bombole a gas. E poi oche, galline, maialini e un cane. Qui Astral Spa dovrebbe prendere in carico l’intero perimetro al fine di proseguire i lavori dell’asse inter-quartiere. Non solo; i genitori dei bambini che frequentano la scuola, da diverso tempo, lamentavano l’incombenza di una possibile bomba sanitaria.
SECONDO FRANCO ALLA BASE C’È LASSISMO DA PARTE DEGLI ENTI – Così il primo febbraio scorso il VI Municipio, a seguito di quanto deciso al tavolo dell’osservatorio pubblico del 24 gennaio presieduto dal vice prefetto, la dott.ssa Mascolo, ha proceduto allo sgombero dell’area. Va sottolineato come la vice prefetto abbia espressamente chiesto in quella sede a tutte le parti interessate dalle operazioni (Ama, Astral Spa e Municipio) di essere presenti allo sgombero e di mettere in campo ogni azione necessaria a seconda delle rispettive competenze. Dopo di che non solo Ama e Astral non si sono presentate lasciando di fatto da solo il VI Municipio ad espletare la procedura, ma è iniziata un’aspra querelle tra gli attori in campo che sa tanto “del solito lassismo da parte degli enti, da parte di chi sta lì e non fa il proprio dovere”, ci dice il minisindaco del VI Nicola Franco.
I MOTIVI DELLA DISCORDIA – La questione, in estrema sintesi, è questa: il Municipio sgombera l’area ma Ama non procede alla bonifica che, secondo Astral, sarebbe vincolante in ordine alla presa in carico del perimetro al fine di proseguire la realizzazione dell’asse inter-quartiere e di via Puglisi. Così il Presidente del VI inizia una dura polemica contro le società partecipate che, dal canto loro, hanno provato a difendersi. Astral, mediante l’Amministratore Unico Antonio Mallamo, ha sostenuto che: “Non siamo mai stati invitati ad alcun tavolo tecnico, l’unica comunicazione ufficiale che abbiamo ricevuto è stata quella da parte del municipio del 1/02/2022 che ci informava dell’avvio delle procedure di sgombero e ci chiedeva di provvedere alla recinzione e alla vigilanza delle aree di confine al completamento delle operazioni di pulizia”. Ama, invece, ha spiegato di essere intervenuta a bordo strada, ma che per la pulizia dello spazio sarebbe necessario un “intervento extra Tari per il quale è in preparazione un preventivo”.
IL MINISINDACO: “IL VI MUNICIPIO È STATO LASCIATO SOLO” – Insomma, siamo di fronte ad un cane che si morde la coda con Ama che vuole far gravare i costi dell’intervento su chi ha realizzato la fattoria abusiva e non provvederà alla bonifica prima di aver agito legalmente in suo danno in caso di inadempienza, e Astral che senza bonifica non vuole prendere in carico il perimetro. “Il problema, oltre alle procedure estenuanti di Ama, è che Astral ha in carico quell’area dal settembre 2021”, ci spiega Franco aggiungendo che: “Però di fatto non è così. Dicono che la prenderanno in carico una volta libera dai materiali di risulta ma nel verbale di presa in carico questo vincolo non c’era, quindi alla recinzione e alla vigilanza stiamo provvedendo noi. Come ho provveduto io personalmente alla sistemazione degli animali, cosa a cui doveva pensare l’Asl”. Secondo il minisindaco, che denuncia fondamentalmente di essere stato lasciato solo in questa vicenda, la criticità non si sarebbe verificata “se Ama avesse fatto il proprio dovere, in quanto oggi Astral non avrebbe avuto scuse. Noi come Municipio abbiamo fatto molto di più di quello che dovevamo fare”. I rischi di questa situazione di stallo sono banalmente rappresentati dal fatto che la zona potrebbe essere nuovamente occupata. E in questo caso si dovrebbe ricominciare tutto da capo. Una storia, questa, dove la burocrazia apparentemente viene prima della volontà politica e delle denunce dei cittadini. Ma la si può vedere anche così: quando la burocrazia comanda in luogo di chi amministra allora c’è abbastanza volontà politica per risolvere una problematica?