A Roma nasce Laro Antonio Ruberti, lo annuncia il sindaco Gualtieri. “Siamo orgogliosi – scrive il primo cittadino – di dedicare questo largo ad Antonio Ruberti, una personalità straordinaria non solo per Roma ma per il Paese e per l’Europa. Poche figure nel nostro Paese sono riuscite a legare il loro nome alla Ricerca e all’Università in modo così profondo come ha fatto lui, realizzando cambiamenti importanti, duraturi e significativi nel segno delle sue grandi passioni: la ricerca, lo studio, l’Università come luogo di ricerca e di formazione, e l’Europa come dimensione fondamentale dentro cui l’Italia poteva e doveva costruire un percorso di rilancio incentrato sul sapere e sulla conoscenza. Preside della Facoltà di Ingegneria e poi Rettore dell’Università di Roma “La Sapienza”, Ruberti ha saputo rilanciare l’immagine e la funzionalità dell’Ateneo. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente quando era Rettore e mi colpì la sua capacità di ascolto e di mediazione quando noi studenti ponevamo temi e svolgevamo anche la nostra attività politica, oltre che di studio, nell’Ateneo. Poi il suo prezioso impegno in politica, prima come Sottosegretario, poi Ministro dell’Università e della Ricerca, con la capacità di istituire proprio il Ministero dell’Università e della Ricerca, di fondare le basi dell’autonomia delle Università e degli Enti di ricerca. Ma Ruberti ci ha insegnato anche l’amore per l’Europa, segnando alcune linee direttrici di politica europea nel suo ruolo di Commissario europeo per la Scienza, Ricerca e Sviluppo, Educazione. Sempre ispirato ai princìpi della cooperazione fra Stati e con grande attenzione verso i giovani studenti, istituì i programmi “Socrates” e “Leonardo”, di scambio e mobilità nell’istruzione e nella formazione, così come l’avvio al riconoscimento dei titoli di studio a livello europeo. La targa che gli dedichiamo oggi è un modo per dirgli grazie, un atto doveroso per Roma che vuole essere una città della scienza, della ricerca e dell’università, un omaggio a lui ma anche un modo per ricordare a tutti noi che dobbiamo lavorare nel solco di ciò che ci ha insegnato, per fare del sapere il vero volano di uno sviluppo intelligente e sostenibile, della nostra città e dell’Europa”.
09/02/2022