Sarà uno spazio pubblico, fisico e virtuale, per formare la prossima generazione di esperti di nuove tecnologie
Per entrare a far parte dello spazio a Tiburtina, luogo di interscambio e connessione, si passa attraverso una serie di bandi pubblici diretti a startupper, piccole e medie imprese innovative, giovani ( o meno) innovatori. Le loro idee potranno essere sviluppate anche grazie alla partnership con le università: l’obiettivo è favorire il trasferimento tecnologico dai ricercatori ai soggetti privati mentre le corporate potranno investire nelle start up supportando giovani talenti e innovatori, creando così una connessione le grandi imprese con le pmi. “Bisogna mettere a sistema – spiega l’assessora Lucarelli – le corporate, le pmi comprese quelle innovative, l’artigianato di qualità, i servizi e le università, ma anche lavorare per produrre un’economia nuova – spiega l’assessora Lucarelli In tutte le città internazionali gli spazi di coworking, i momenti di confronto tra persone e professionalità diverse diventano incubatori e acceleratori d’impresa e la creazione degli hub va nella direzione di una contaminazione positiva”.
COLLABORAZIONE CON RFI
Lo spazio a Tiburtina, la cui ristrutturazione è stata portata avanti dal Comune insieme a Rfi con un investimento di 6 milioni di euro, è solo l’inizio: prossimamente aprirà anche il Centro Stella. Altri 3 milioni destinati alla sistemazione di mille metri quadri al piano terra dell’assessorato in via dei Cerchi dove il focus sarà la Green innovation, ovvero l’innovazione sostenibile. I due hub fungeranno da modello per i prossimi 6 progetti, da finanziare con i fondi del Pnrr e da localizzare in particolare in aree da rigenerare e in cui creare posti di lavoro di qualità aiutando le persone ad accrescere le proprie competenze.
Il progetto è costato 6 milioni di €, finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico
Da Tor Bella Monaca a Corviale passando per Pietralata, in modo da coprire tutti i quadranti della città. Roma, insieme a Torino, Matera, L’Aquila, Bari e Prato fa parte delle città italiane in cui è in corso l’installazione delle antenne del 5G e lo scorso anno ha partecipato al bando del Mise per la realizzazione delle Case delle tecnologie emergenti, arrivando seconda. Nella Capitale hanno sede più di 20 università, circa 50 società quotate, più di 1100 start- up in cui nel 2020 sono stati investiti 29 milioni di euro. « Oltre ai poli di eccellenza universitari, Roma spicca per la cybersecurity, cultura e turismo, economia del benessere. Su queste tematiche bisogna incentivare l’innovazione » , continua Lucarelli che parla dell’hub a Tiburtina come di uno spazio fisico e virtuale che «dovrà essere replicabile in altre zone della città, in modo da coinvolgere i territori dove potranno nascere altri coworking nonché spazi per le partite Iva. Luoghi di formazione ed educazione che rendano i cittadini, compresi i soggetti più vulnerabili, partecipi dei processi di transizione ecologica e digitale».
UN DESTINO DA DISEGNARE
L’area di Tiburtina, 900mila mq di superficie, rappresenta il più importante nodo intermodale della Capitale. FS Sistemi Urbani ha già finalizzato importanti operazioni immobiliari, quali la vendita di un lotto a Bnl (dove è stata realizzata la sede), un altro all’Università La Sapienza e la cessione ad un investitore privato di un lotto per un nuovo hotel. FSSU ha presentato di recente una proposta di modifica a tale piano, che prevede uno sviluppo innovativo dell’intera area dando vita a un quartiere moderno sul lato Est, con edifici distribuiti lungo l’asse ferroviario.