UN BANDO POCO CENTRATO SULLE REALI NECESSITA’ DELL’AREA – “L’Oipa ha chiesto il ritiro o, almeno, la revisione dei bandi di gara, che non sembravano tenere conto delle reali esigenze dei cani e gatti presenti nelle strutture capitoline e in particolare questa di Portuense – ci spiega Rita Corboli, referente romana dell’Oipa – per esempio, nel bando per la ricerca di associazioni ‘per la cura e la gestione dell’Oasi felina di Porta Portese’, che ospita fino a 250 gatti, si prevedeva che le attività dell’aggiudicatario dovevano essere prestate a titolo gratuito e che la presenza di un veterinario fosse limitata a sole sei ore la settimana su tre giorni”.
MASSIMA DISPONIBILITA’ DA PARTE DEL COMUNE DI ROMA – Un appello subito ascoltato dalla Giunta del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Sabrina Alfonsi, attuale Assessora all’Ambiente, avrebbe subito ritirato il bando per la gestione dell’Oasi Felina a Porta Portese. Il decreto verrà corretto dagli Uffici comunali, sentendo la voce delle associazioni attive con il volontariato verso i felini della Capitale d’Italia. “Il tema del gattile di Porta Portese l’ho discusso anche in Commissione, notando come l’Amministrazione comunale abbia recepito il mio discorso – spiega al Caffè Flavia De Gregorio, Capogruppo della “Lista Calenda Sindaco” nel Consiglio Comunale di Roma Capitale – il nostro gruppo faceva notare il problema dei volontari all’interno dell’Oasi Felina, con il Comune che si è subito attivato per superare questa problematica. Infatti, risultava impossibile la gestione completa dei volontari per questo spazio, con l’Amministrazione che non era tirata più in ballo. Facendo un calcolo, servivano all’incirca 65 volontari per coprire i turni di una sola settimana: oggettivamente, nessuna associazione poteva farsi carico di uno sforzo simile. Questo, un punto che ci aveva fatto prevedere come l’ultimo bando sarebbe andato deserto, e infatti, è finita così. Dopotutto, con il solo impegno dei volontari in questo centro, si creava un precedente su Roma. I gattili, al pari dei canili, godono di fondi europei, investimenti comunali: invece, il vecchio bando si basava solamente sul volontariato. Non si capiva il lavoro svolto dalle persone al suo interno, tantomeno ipotizzava l’idea di un volontariato accessorio per lo spazio”. “Ho condotto questa battaglia politica tra VIII e XII Municipio con le consigliere municipali Simonetta Novi e Francesca Severi – ha concluso De Gregorio – considerato come l’Oasi Felina di Porta Portese sia un riferimento per tutti i gatti in attesa di adozione sul territorio di questi due Municipi”.