Presidente, come valuta questo primo periodo da minisindaco? “Molto bene, pieno di impegni, tanto lavoro. I primi 40 giorni sono stati intensi, ma sapevamo che sarebbe stato un periodo duro. Però è una esperienza bellissima, siamo vivendo una luna di miele con i cittadini del territorio e sta andando tutto bene. La cosa importante è non deludere le aspettative”.
Ha spesso parlato della necessità sul VI di accorciare la distanza con i cittadini. Come intende realizzare questo obiettivo? “Abbiamo aperto la fase di ascolto. La sera dalle 19 faccio un tour con le parrocchie, associazioni e comitati di quartiere, vado direttamente sul posto dove prendo nota delle criticità dei territori. Quando il 65 percento dei cittadini non vota chi crede nel valore nobile del fare politica si deve sentire sconfitto. Dobbiamo recuperare il rapporto tra popolo e politica, ed è un impegno gravoso”.
Toponimi, zone ‘O’ e nuovi standard per la qualità urbana. Questo ha annunciato in ordine al tema dell’urbanistica. Ce ne può parlare? “Nei primi dieci giorni del mio mandato ho convocato tutti i consorzi delle opere a scomputo di Roma, di cui ben 25 stanno sul mio territorio, al fine di creare un tavolo tecnico in cui ho messo a disposizione tre, quattro esperti per portare a termine le opere di urbanizzazione primaria che in questo quadrante mancano e che sono ferme da otto anni e mezzo. Poi ho chiesto alle varie organizzazioni consortili di fare altrettanto al fine di fare anche pressione sul Campidoglio. L’idea è piaciuta”.
Sta ritornando in agenda il tema dei rifiuti. Quali sono le sue idee? “È un dramma generale. In questa città anni fa si è deciso di chiudere l’unica discarica che c’era senza trovare soluzioni alternative. Noi paghiamo lo scotto più di tutti, perché l’unico impianto di trattamento rifiuti è quello di Rocca Cencia che raccoglie i rifiuti di tutta Roma e di buona parte della provincia. Ho avuto un primo incontro col Sindaco e con l’Assessore Alfonsi, ribadendo che i cittadini non vogliono questo impianto, perché crea miasmi e perché il VI è il territorio più inquinato e che ha un alto tasso di mortalità anche a causa delle tante discariche abusive presenti e per l’interramento di rifiuti tossici. Capisco che non si possa chiudere Rocca Cencia domani, ma perlomeno chiediamo più attenzione sul VI”.
Come sa l’Università di Tor Vergata insiste sul territorio. Pensa che sia una buona occasione al fine di conseguire dei risultati sul piano culturale? “Certo. Ho già incontrato più volte il rettore e il Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata e ho chiesto loro di aprirsi al Municipio perché portano il nome di un nostro quartiere, sono nel nostro territorio e credo che vadano intensificate le attività culturali aprendosi a tutti a cominciare dalla zona che soffre di più che è Tor Bella Monaca”.
Presidente, la sua Giunta ha ereditato circa 21 milioni da quella precedente. Come intende impiegare questo tesoretto? “È vero che abbiamo questi 21 milioni, ed è vero anche che sono stati mal distribuiti in quanto sono stati messi tutti nell’annualità 2021 nella quale, guarda caso, si è andati al voto. Non voglio fare illazioni, ma credo che ci siano delle motivazioni chiare a tutti. Io nel rispetto delle regole democratiche voglio dare continuità amministrativa a ciò che è stato fatto in precedenza, però ho dovuto spostare queste risorse al 2022/23 perché altrimenti gli uffici non avrebbero potuto sopportare il carico di lavoro tra fare progetti, mandarli in gara ed assegnare i lavori. La priorità comunque è la messa a norma delle scuole. Poi la manutenzione delle strade più importanti, considerando che in questo Municipio è quasi tutto una priorità”.