Da quando Roma si è trovata ad affrontare la siccità del 2017 numerosi palazzi, al rione Esquilino, combattono con problemi nell’erogazione dell’acqua. Il disagio, in realtà, è più esteso di quanto emerso finora: “Riguarda molte zone di Roma, come la Tiburtina e alcune vie dietro la stazione Termini”, spiega l’amministratrice di condominio, Laura Carella, che rappresenta diversi stabili che lamentano la stessa carenza.
I DISSERVIZI – Un filo d’acqua dal rubinetto; mancanza totale di acqua o erogazione a singhiozzo, da 3-4 ore fino anche a 48 ore; pressione scarsa, debolissima o quasi del tutto assente ai piani alti: sono i principali disservizi lamentati dai residenti. Una delle situazioni più critiche riguarda via di Conte Verde 4 dove la pressione è bassissima e recentemente si sono registrate interruzioni totali fino a 48 ore. “Mia madre è anziana e i problemi sono tanti quando manca l’acqua”, racconta Frank. Disagi notevoli anche in via Carlo Alberto 13 dove i condomini della scala A che conta otto piani negli ultimi mesi si svegliano tutte le mattine senza acqua insieme a quelli di via Machiavelli 50.
I RESIDENTI – “Considerando le dimensioni dei palazzi dell’Esquilino, in media dai 30 ai 60 appartamenti, disposti anche su 3 o 4 scale, il problema riguarda ormai migliaia di utenti”, racconta Eleonora Tiliacos, residente in uno dei palazzi interessati dai disagi. “Non tutti fortunatamente sono vessati da interruzioni quotidiane, ma tutti i 39 palazzi sono accomunati dall’insufficienza del servizio e non solo ai piani alti”, aggiunge. Finora Acea Ato2 che gestisce il servizio “ha suggerito l’installazione di serbatoi di accumulo con pompe di sollevamento. Una proposta assai discutibile: dovremmo caricarci oneri di installazione, manutenzione, sanificazione acqua, mantenendo immutati i costi fissi sulla bolletta. Una gran beffa, che ci discrimina rispetto a chi ha l’acqua diretta”, conclude Tiliacos.
PROTESTE E DENUNCE – Già da diversi anni, in modo autonomo, alcuni condomini hanno presentato denunce alla Asl e ai carabinieri. Adesso, però, i residenti hanno intenzione di fare rete e valutare un’azione collettiva. “Abbiamo già svolto un incontro pubblico a piazza Vittorio per raccogliere le istanze dei cittadini – racconta Federica Festa, consigliera M5s del Municipio I – la soluzione di questo problema è un’urgenza improrogabile. Insieme alla capogruppo in Campidoglio, Linda Meleo, abbiamo presentato due interrogazioni, una municipale l’altra comunale”. Un nuovo incontro tra residenti è in programma per valutare quale azione collettiva intraprendere.
IL MUNICIPIO – Dopo le numerose proteste e richieste, quindi, l’assessore all’Ambiente del Municipio Roma I, Stefano Marin, ha riunito attorno a un tavolo rappresentanti di Acea e dei residenti. “Ho chiesto chiarezza ad Acea su questa tematica – racconta Marin – e Acea ci ha detto che hanno messo dei sistemi di rilevazione per capire se ci sono problemi di flusso. Tra quindici giorni è in programma un nuovo tavolo in cui ci aspettiamo un report di Acea per fare valutazioni e capire come risolvere il problema”.