L’INAUGURAZIONE – La cerimonia di inaugurazione si è svolta il 14 settembre scorso alla presenza della Sindaca di Roma Virginia Raggi, del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, del Presidente del XV Municipio Stefano Simonelli e del Presidente della Fondazione Gariwo Gabriele Nissim. “Oggi qui nasce un nuovo luogo della memoria che contribuirà a tener vivo l’esempio di quanti nella storia del Ministero degli Affari Esteri si sono distinti per contrastare crimini contro l’umanità e gravi crisi umanitarie e per difendere la dignità umana scrivendo pagine ammirevoli nella storia della diplomazia italiana” ha dichiarato il Ministro Luigi Di Maio nel corso della cerimonia.
L’OBIETTIVO DELL’INIZIATIVA – L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide – Giardino dei Giusti di tutto il mondo) nasce con l’obiettivo di individuare e far conoscere le figure dei Giusti: uomini e donne in prima linea che, oggi come ieri, “salvano vite umane o si dedicano alla difesa della dignità umana come prevenzione di genocidi e crimini contro l’umanità”. La strada appena rinominata rappresenta anche una sorta di “ponte” tra passato e presente: i diritti umani, infatti, continuano incessantemente ad essere negati e violati in molti Paesi del mondo. “L’iniziativa alla Farnesina ha un grande valore morale e politico nel mondo di oggi – ha dichiarato il Presidente Nissim – La diplomazia italiana ed europea è chiamata ancora una volta a salvaguardare il valore della democrazia e il rispetto della vita e dei diritti umani”.
IL GIARDINO DEI GIUSTI – Il Viale, inoltre, entrerà presto a far parte degli oltre cento “Giardini dei Giusti” presenti in tutta Italia. “Il lavoro sul Viale dei Giusti non terminerà con il semplice cambio di nome del viale antistante il palazzo della Farnesina, perché lungo il viale verrà inaugurato il Giardino dei Giusti” afferma la Sindaca Raggi. Un luogo della memoria dunque, dove ogni albero “esporrà” il nome di coloro che hanno messo a rischio la propria vita per salvare la vita degli altri. Ma non solo. “Il Giardino non è un luogo passivo dove si distribuiscono medaglie al merito, ma è una struttura di riflessione e meditazione dove i cittadini sono sollecitati a pensare, a riconoscere il coraggio, a sviluppare un sentimento di empatia nei confronti degli esseri umani – scrive la Fondazione Gariwo – il Giardino dei Giusti rappresenta una pratica originale di educazione della società, poiché i cittadini sono sollecitati a raccogliere nella loro vita e nei loro comportamenti i valori degli uomini migliori”. Un percorso che affonda le radici nella Storia e che guarda, al contempo, al presente, dove “in ogni situazione, anche nella più terribile, ogni essere umano può fare la differenza”.