A Roma la band britannica nata nel 1997 manca ormai da più di vent’anni, e con esattezza dal 23 giugno 2003.
Con un ritorno annunciato circa un anno fa, tra l’enorme entusiasmo generale e una serie non indifferente di proteste a seguito dell’immediato sold-out– accompagnato a sua volta da un rovinoso tilt da parte dei maggiori siti di compravendita dei biglietti -la sensazione è che nei prossimi giorni l’attenzione mediatica sarà inevitabilmente catalizzata in gran parte sul gruppo musicale capitanato da Chris Martin.
Data e luogo di un ritorno coi fiocchi
I Coldplay torneranno a Roma, e nello specifico allo Stadio Olimpico (Viale dei Gladiatori, 2), da venerdì 12 a martedì 16 luglio con ben quattro date estive provenienti dal ‘Music of the Spheres’, maestoso e recente tour globale della band che, arrivato al suo terzo atto ufficiale dopo il suo esordio nel 2022, continua a fare il giro di tutte le più importanti piazze mondiali.
L’importanza dell’occasione, aldilà dell’ingente notorietà dei Coldplay nel mondo e del ritorno nella capitale dopo ventun anni, è ancora di più arricchita dalla sua unicità, essendo questa l’ unica possibilità per gli abitanti dello stivale di ascoltare dal vivo il proprio gruppo musicale preferito nell’anno corrente, a differenza dell’estate del 2023 che ha visto la band suonare in Italia per ben sei occasioni dallo stadio Diego Armando Maradona di Napoli fino al Giuseppe Meazza di Milano.
Music of the Spheres World Tour
Dando un’occhiata all’elenco delle tappe del tour, il gruppo pop suonerà a Dusseldolf, Helsinki, Monaco di Baviera, Vienna e Dublino, prima di spostarsi fuori dai maggiori palcoscenici europei e toccare l’Australia e la Nuova Zelanda verso la seconda metà del 2024.
Importante a tal proposito lodare la sensibilità mostrata negli ultimi anni dai Coldplay nei riguardi della causa ambientalista: dall’organizzazione dell’itinerario globale, pensato accuratamente per ridurre al massimo gli spostamenti tramite aereo e privilegiare invece mezzi di trasporto elettrici o alimentati da biocombustibili, fino agli effetti speciali usati durante le varie tappe e volti a prevenire la dispersione di gas e/o sostanze chimiche nocive.
Bello vedere come una realtà musicale così importante si impegna a dare il buon esempio al cittadino medio del mondo.
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