IL PROGETTO – Un progetto figlio della cultura di rete alla base del patto di comunità che ha visto coinvolti i volontari del territorio e le persone che usufruiscono dei servizi della mensa Caritas e del servizio docce della Parrocchia di San Martino ai Monti. Nello stesso tempo si è lavorato per la cura del parco come bene comune, si sono incontrati residenti e persone che frequentano i servizi sociali del territorio superando diffidenze e pregiudizi, si è allargata la propensione alla partecipazione, con un bilancio estremamente positivo.
GLI EVENTI – Nel corso dei 26 eventi realizzati da gennaio – quando è stato avviato – ad oggi, il progetto ha registrato 1300 presenze di volontari, con 50 persone in media coinvolte per ciascun evento, di cui 25 in condizioni di fragilità sociale, in particolare persone immigrate. C’è stato inoltre l’impegno costante di tre tirocinanti in progetti di reinserimento sociale/lavorativo a carico del Municipio I e di 2 aspiranti tirocinanti, ed inoltre diversi ragazzi sono stati coinvolti in percorsi di riabilitazione nell’ambito di un progetto sottoscritto da Retake con il Ministero della Giustizia.
IL CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE – E’ stata data una risposta culturale ma anche operativa, poiché partirà a breve un corso di formazione professionale per manutentori del verde/giardinieri di 80 ore, di cui 20 di italiano, al quale prenderanno parte le persone con fragilità finora coinvolte. Il corso, cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Lazio (fondo FAMI) è stato reso possibile grazie alla sinergia creatasi sul campo con altre associazioni di volontariato non firmatarie del protocollo, con le quali si è realizzata una efficace collaborazione nello spirito del Patto di Comunità): tra queste, in particolare la Compagnia degli Ultimi e LabOsProfs, Il tulipano Bianco, Maspro Consulting.
UN’ALTERNATIVA DI VITA – “Siamo di fronte ad una ulteriore dimostrazione di come il Patto di Comunità sia in grado, attraverso la sua rete formata da più di 120 Associazioni, di fornire risposte articolate e coordinate ai bisogni del territorio e dei suoi cittadini, per la costruzione di una comunità solidale, più accogliente e inclusiva, in cui ciascuno possa avere le sue opportunità. In questo caso specifico, attraverso la formazione, proviamo ad offrire una alternativa di vita vera e una prospettiva di futuro a 20 persone che altrimenti non avrebbero avuto possibilità” concludono la Presidente Sabrina Alfonsi e l’Assessore alle Politiche Sociali del Primo Municipio, Emiliano Monteverde, presenti questa mattina a Colle Oppio insieme ai volontari di Retake.