Caliste lei come vincitore delle primarie sarà il candidato del centrosinistra come Presidente del V Municipio e rappresenta una sintesi fra tutti i candidati della sua area politica. C’è però una differenza sostanziale fra lei e i suoi ex avversari? “Sono stato il candidato deciso dal PD, però nello stesso tempo altri candidati a sindaco di Roma hanno dato alla mia persona la loro preferenza. Da Stefano Fassina a Tobia Zevi, ad esempio. Lo stesso Nico Stumpo, leader nazionale di Articolo Uno, che vive al Prenestino e vicino a Bersani, ha indicato me come candidato. Queste convergenze sono arrivate perché la mia storia politica dice che lavoro per unire non per dividere. Anche quando amministravo nei municipi di questa città spesso le opposizioni votavano le mie deliberazioni. Non sono mai stato per la politica dello scontro”.
Quali saranno le tematiche più urgenti da affrontare in questo territorio? “C’è un lavoro da fare sul sociale, c’è una emergenza che in epoca di Covid si è aggravata. In questi cinque anni sono stati chiusi dei servizi essenziali che riguardavano l’assistenza ai disabili, i soggetti fragili e quant’altro. Quindi la prima cosa che farò se diventerò Presidente del Municipio sarà realizzare il Piano Sociale di Zona, coinvolgendo comitati e associazioni. Dopo di che c’è anche una emergenza sociale rispetto alla sicurezza”.
Parliamo di aree verdi e patrimonio archeologico. Come opererà, fra le tante vertenze, rispetto alla tutela del Parco delle Energie e lago Ex Snia, e alle bonifiche sul Parco Archeologico di Centocelle? “Il nostro, dopo il centro storico, è il Municipio con maggior presenza archeologica. Dobbiamo valorizzare quello che abbiamo. Rispetto alla Snia Viscosa, dopo il primo passo che ha fatto la Regione Lazio per rendere monumento naturale parte della Snia, sono assolutamente d’accordo per la seconda parte cioè vincolare anche la zona privata. Sul Parco Archeologico di Centocelle quello che chiediamo è portare a compimento i lavori di smaltimento del vallone di rifiuti. A Villa Gordiani invece vogliamo portare a compimento i lavori relativi alla parte archeologica”.
Caliste, sono alcuni mesi che il V detiene il triste record rispetto ai ritardi nella lavorazione delle pratiche a carico dei servizi anagrafici. Lei che ne pensa? “In questi mesi ci sono stati un numero enorme di richieste di cambio di residenza. Dopo di che a dicembre c’è stata una nuova procedura di lavorazione delle domande che non consente ai dipendenti municipali di lavorare da casa. In pratica col nuovo sistema lo smart working è risultato impossibile. Bisognava fare diversamente. Inutile buttare la croce sui dipendenti degli uffici”.
Quali sono le sue principali critiche alla Giunta Boccuzzi? Poteva fare meglio? “Posso fare una sintesi con una battuta: per riuscire a guidare un’auto prima si inizia dalla bicicletta. Per poter amministrare un municipio o addirittura Roma bisogna avere prima di tutto amore per la città e per il proprio territorio. Ma poi competenza, capacità e umiltà cosa che loro non hanno avuto. Si sono chiusi in loro stessi e la cittadinanza ha preso le distanze. Questo è un errore che non commetterò se sarò presidente del V, io rimarrò un uomo del territorio, perché la politica deve tornare tra la gente”.