LE SOLUZIONI INTERNE
Così, nei giorni scorsi, probabilmente spinto dalla presidente Sabrina Alfonsi che da tempo chiede che sia candidato qualcuno dalla sua giunta, l’assessore alle Politiche sociali, Emiliano Monteverde, si è fatto avanti affermando che non gli dispiacerebbe correre per la presidenza. Gli ha fatto eco il consigliere municipale del Pd, Stefano Marin, che pure si è messo a disposizione.
I BIG DEL CAMPIDOGLIO
Fino a quel momento altri due nomi erano circolati, sempre del Pd, ma di due big: quello dell’attuale capogruppo del Pd in Campidoglio, Giulio Pelonzi, e quello del consigliere capitolino e già presidente del I Municipio, Orlando Corsetti. Nulla s’era mosso, finora, perché l’idea iniziale era quella di svolgere le primarie anche per i minisindaci. Scenario che ora, invece, sembra vicino al tramonto.
PRIMARIE SI O NO?
Nella coalizione, dalle indiscrezioni che circolano, si sta pensando invece di superare lo strumento delle primarie per le presidenze dei municipi, se non in tutti almeno nella maggior parte dei territori: questo permetterebbe, laddove si riescano a trovare nomi condivisi, di consentire a tutte le forze politiche di essere rappresentate con un loro candidato. In un quadro del genere è difficile immaginare che il Pd si lasci sfuggire l’occasione di avere in corsa sul I Municipio un suo esponente. Motivo per cui le forze dem municipali si sono fatte sentire, rischiando però anche di spaccare il tavolo di coalizione.
IL PESO DEL CANDIDATO SINDACO
La scelta finale, comunque, dipenderà anche dal candidato sindaco che verrà fuori dalle primarie, e che certamente su alcuni territori vorrà avere voce in capitolo. Così, tra chi fugge in avanti e chi sta alla finestra, il segretario romano del Pd, Andrea Casu, attraverso Il Caffè di Roma, mette un freno. “Siamo tutti al lavoro – spiega – insieme alle forze della coalizione per offrire alle romane e ai romani l’opportunità di scegliere direttamente la squadra di donne e uomini che costruirà il riscatto della Capitale, oltre il fallimento Raggi e la crisi che stiamo attraversando. Sappiamo –aggiunge – che nei municipi ci sono tante persone che possono offrire un contributo importante, ma – sottolinea – adesso dobbiamo concentrarci sul nostro primo obiettivo: aprire il percorso delle primarie alla città. Solo dopo ci confronteremo sulle candidature da mettere al servizio di ciascun territorio”.