LA PETIZIONE
“Siamo partiti verso metà febbraio – racconta Del Bello – e abbiamo raccolto al momento circa mille firme. Nelle prossime settimane proseguiremo su tutti i quartieri interessati”. E puntualizza: “Di volta in volta usciranno le date con i luoghi di raccolta, perché dobbiamo anche organizzarci con i permessi per fare tutto in estrema regolarità. Stiamo più che altro utilizzando i mercati e gli uffici postali che sono i luoghi in cui ci sono più persone e dunque dove troviamo più visibilità”.
I PRESIDI PIÙ VICINI UMBERTO I E GEMELLI
Da tempo, fra la popolazione del Municipio che nel suo territorio ospita due ospedali, il Policlinico Casilino e l’ospedale Tor Vergata, si sentiva il bisogno di un pronto soccorso pediatrico: “Sul territorio – commenta Del Bello – ci sono molti bambini e il VI Municipio ha una buona fetta di popolazione giovanile. Ho raccolto lamentele di mamme che raccontano di essere costrette a portare i loro bambini all’Umberto I piuttosto che al Gemelli. Per questo, come Associazione che si occupa di sociale, non potevamo restare sordi rispetto a questo bisogno importante e abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa popolare”. Al momento, buono risulta il riscontro della raccolta firme: “Siamo assolutamente soddisfatti della risposta che stiamo avendo: c’è stata molta partecipazione e questo è senza dubbio un messaggio incoraggiante”.
L’ASSOCIAZIONE AGORÀ
Come associazione Agorà nasce nel 2017 grazie alla volontà di diversi professionisti. “Personalmente è diverso tempo che mi occupo di ragazzi con disturbo dell’apprendimento e di educazione e sostegno scolastico. Con altri professionisti, abbiamo unito le nostre forze pensando che in questo territorio ci fossero delle lacune sociali e per questo abbiamo deciso di metterci a disposizione dei cittadini un po’ per tutte le esigenze”. E aggiunge: “Con il tempo Agorà è diventata un punto di riferimento per le esigenze più diverse: i cittadini ci chiedono supporto per qualsiasi cosa e noi cerchiamo di venirgli incontro in tutto ciò che può facilitare loro la vita, dal fornire informazioni su come iscriversi ad una scuola piuttosto che alla ricerca di un medico legale”. E conclude: “Il nostro è nato proprio come impegno in un territorio che ha delle grosse mancanze”. La pandemia non ha aiutato diverse attività: “Con il Covid – conferma Del Bello – è stato anche complesso organizzare le iniziative e raggiungere le persone. Ma appena è stato possibile ricominciare a vivere un po’ i quartieri abbiamo subito deciso di impegnarci in questa iniziativa. E fare nostra questa battaglia per far sì che il territorio abbia il suo pronto soccorso pediatrico”.