Via Saliola, che unisce Colle degli Abeti alla Nuova Ponte di Nona, è una strada tristemente nota agli abitanti del quartiere come esempio in negativo non solo di degrado ma anche di problematiche ambientali che preoccupano non poco i residenti di un’area – quella tra Castelverde e Lunghezza – chiamata “terra dei fuochi”. E questo perché sono qui sempre più numerose le discariche a cielo aperto in cui rifiuti di ogni genere vengono dati alle fiamme.
La citata via e tutto il quadrante della periferia est di Roma in cui essa insiste, tra l’altro, già negli anni scorsi sono stati oggetto di ripetute denunce relative a sversamento illecito di rifiuti (copertoni, calcinacci, pezzi di auto, elettrodomestici, reti, materassi e altro materiale), poi dati alle fiamme con annesso innalzamento di colonne di fumo nero rivelatosi, oltre che fastidioso, anche tossico e pericoloso (se ne parla in una relazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).
A fronte di una situazione divenuta ormai insopportabile, i cittadini del quartiere oltre ad aver lanciato a gran voce allarmi e proposto a più riprese denunce rimaste inascoltate, hanno deciso di agire. E lo hanno fatto, in particolare per quanto riguarda via Saliola, installando nei giorni scorsi pietre e blocchi di cemento per frenare gli accessi alla stessa e fare in modo quantomeno di ostacolare coloro che, incivilmente, andavano nella zona a gettare i loro rifiuti. “Non ci arrendiamo. Siamo pronti a bloccare tutta Roma se sarà necessario” hanno dichiarato ai media i cittadini, esasperati anche dalla quasi totale indifferenza istituzionale riscontrata riguardo ai loro problemi. Perché se è vero, infatti, che sono state adottate alcune misure per tentare di arginare la situazione (tra esse l’installazione di “foto trappole” che, rivela l’assessorato competente del VI Municipio, nell’ultimo triennio hanno fruttato oltre 100mila euro di multe comminate a chi è stato pizzicato a gettare illecitamente rifiuti), lo è altrettanto il fatto che quanto attuato almeno relativamente a via Saliola si è rivelato assolutamente insufficiente.
Tra l’altro nei giorni scorsi, anche in seguito alle denunce dei cittadini, si è assistito ad un botta e risposta tra esponenti politici di governo (grillini ed ex grillini) del VI e VII Municipio, che si sono recati nei territori vicini per denunciare il degrado ivi presente e chiedere un impegno istituzionale a risolverlo. Atti questi che sembrano non essere stati molto apprezzati dai cittadini di Roma Est (diversi infatti, sotto al relativo post nella pagina fb del VI Municipio, i commenti che, nel migliore dei casi, invitano a verificare i problemi del proprio territorio prima di quelli di altri quartieri).
Abbiamo chiesto qual è attualmente la situazione a Giuseppe Agnini, Presidente Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica e membro Commissione Ambiente Mobilità e Trasporti del parlamentino di via Cambellotti, che ci ha spiegato che “via Saliola è nata per sopperire ad un problema di viabilità quale collegamento accessorio con Colle degli Abeti, in attesa che le vie principali venissero completate. Per quanto ci riguarda abbiamo richiesto di mettere a bilancio nel 2021 fondi da utilizzare per rifare il manto stradale, costruire marciapiedi e sistemare l’illuminazione” di via Saliola. “Siamo pronti ad investire”.
Dal canto suo l’opposizione, per bocca del capogruppo di Fratelli d’Italia Nicola Franco, rilancia al nostro giornale le denunce dei cittadini esasperati per l’ormai insostenibile situazione, che “in cinque anni l’amministrazione 5Stelle non ha fatto nulla per risolvere. Anzi, è addirittura peggiorata” per “mancanza di controlli e vigilanza. Si sarebbero potute coinvolgere, in questo senso, le numerose associazioni di protezione civile e ambientaliste, che hanno esperienza e conoscono il territorio. Dalla maggioranza, però, non abbiamo avuto risposte. Ai cittadini – conclude Franco – dico: quando ci daranno l’opportunità di andare a votare, ricordatevene”.