L’idea di realizzare aree pedonali nei centri storici delle città non è nuova e, per quanto riguarda Roma, è già stata sperimentata: era infatti il 30 dicembre 1980 quando per la prima volta in Italia fu liberata dalle auto l’area tra l’Anfiteatro Flavio e l’Arco di Costantino.
IL NUOVO PROGETTO TARGATO LEGAMBIENTE – Oggi, a quarant’anni di distanza, anche per celebrare questa significativa ricorrenza Legambiente propone un nuovo progetto per liberare definitivamente il Colosseo dalle auto, inserito nel “Manifesto per costruire un’idea di futuro della Capitale”. La nota associazione ambientalista, che sul tema, nel 2014, ha presentato anche una delibera di iniziativa popolare approvata dall’aula “Giulio Cesare”, si dice certa che la pedonalizzazione dell’area in questione può essere realizzata in 30 giorni senza alcuna spesa e senza modifiche sostanziali della rete del trasporto pubblico locale (la cui efficienza anzi risulterebbe migliorata dall’assenza di auto, che renderebbe i bus più veloci). Il progetto, spiegano, consta di dieci provvedimenti atti a riorganizzare la viabilità del centro storico, attinenti nello specifico a segnaletica, sensi di marcia e posizionamento di un varco elettronico su via Cavour. Dunque niente cantieri e conseguenti disagi, che le lungaggini dei lavori alle quali purtroppo i romani hanno fatto l’abitudine recano con sé.
L’AREA INTERESSATA – Entrando nel dettaglio della proposta, la stessa prevede innanzitutto la completa pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali nel tratto da largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo, di via Celio Vibenna e di via di San Gregorio. Quanto a via Cavour, si tratterebbe di ampliare la ZTL (obbligo di svolta su via Giovanni Lanza ai non autorizzati), mentre il varco all’incrocio con via dei Serpenti e via degli Annibaldi diventerebbe una preferenziale per trasporto pubblico e taxi, come anche via Nicola Salvi e via delle Terme di Tito. Resterebbero aperte al traffico via di San Giovanni in Laterano, via dei Santi Quattro, via Capo d’Africa, via Claudia (chiuse però sul lato di piazza del Colosseo), via Celimontana e via dei Normanni, che diverrebbero a doppio senso per permettere il passaggio tra piazza Celimontana e via Labicana.
UNA NUOVA IMMAGINE PER LA CAPITALE – “La pedonalizzazione del Colosseo è il provvedimento che più di tutti può cambiare e migliorare Roma. Liberare dalle auto l’intera area vorrebbe dire infatti permettere una meravigliosa invasione di pedoni e ciclisti” dice entusiasticamente Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. Che aggiunge: la Capitale in questo modo avrebbe “un’immagine nuova, bella, sana e vivibile”. Il progetto, inserito in una più ampia riflessione, nell’auspicio di chi lo propone potrebbe e dovrebbe fare da spunto e stimolo a chi nei prossimi anni guiderà Roma. Anche perché per la Capitale “servono idee alte e lungimiranti, persone in grado di metterle in pratica, un programma coraggioso e sfide avvincenti come questa. Abbiamo l’ambizione di immaginare una città all’avanguardia nella lotta contro la crisi climatica – dice ancora Scacchi – dove sia protagonista una nuova sinergia tra storia, ambiente e innovazione”. “Quella del Colosseo pedonale – conclude Legambiente Lazio – è una storia lunga”, fatta di “passi in avanti, occasioni perse e lunghi periodi durante i quali non è successo niente, incluso il nulla totale dell’ultima amministrazione. Oggi mettiamo in campo un progetto per costruire un futuro della Capitale, con al centro le pedonalizzazioni come strumento per migliorare la vita delle persone”. Un progetto “per restituire al mondo il cuore di Roma in tutta la sua bellezza”.