UN TERRENO LASCIATO ALLA MERCÈ DELLE INTEMPERIE – Questa la situazione a Ponte di Nona, all’incrocio tra via Matté Trucco e via Gastinelli, dove il proprietario di un fondo ha pensato di produrre il classico sbancamento per costruire un immobile, ma successivamente non se n’è fatto più nulla, lasciando alla mercé delle intemperie e dell’usura un’area sulla quale, senza interventi di manutenzione e messa in sicurezza, allo stato attuale esistono rischi concreti di vario genere.
LA DENUNCIA DEL CONSIGLIERE NANNI – “Sono tornato a Ponte di Nona ma la situazione non è cambiata dopo le mie segnalazioni – dice il consigliere indipendente del VI Municipio Dario Nanni – i nastri che sono stati apposti servono solo per segnalare il pericolo, ma ciò non risolve il problema che deve essere affrontato dalla proprietà”. Già perché situazioni come questa, a volte, possono sfociare in tragedia. Qualcuno potrebbe entrare e farsi del male, oppure, come è già successo, potrebbero formarsi degli insediamenti abusivi. Infatti “non molto tempo fa erano diversi i gruppi di nomadi che avevano preso ad appiccare fuochi per cucinare o per altre azioni di dubbia legalità” insiste Nanni. Senza considerare che i bandoni divelti potrebbero, se ci fossero forti folate di vento, creare danni a cose e persone.
“È COME SE FOSSE UNA SPECIE DI CAMPO MINATO” – “È come entrare in un campo minato”, sottolinea Nanni aggiungendo che “la forza pubblica dovrebbe intimare al proprietario del fondo di garantire la sicurezza su proprio terreno, imporgli di ripristinare al meglio quantomeno i bandoni”, denuncia promettendo battaglia e assicurando di produrre nuove segnalazioni in Municipio. Una condizione, questa, piuttosto tipica di tutta la città ma in special modo in queste periferie, dove sono diverse le aree abbandonate, o addirittura gli immobili non ultimati di cui, poi, nessuno si cura o prende provvedimenti rispetto alla sicurezza del cittadino, contribuendo a fare ancora di Ponte di Nona uno dei quartieri più lasciati a sé stessi della Capitale.