E’ finalmente giunto a conclusione il lungo iter che ha impegnato la consigliera Dem e Presidente della Commissione Pari Opportunità e Politiche Giovanili del III Municipio Nastassja Habdank, insieme all’Assessora Claudia Pratelli, per la redazione del testo del protocollo d’intesa che detta importanti linee guida a sostegno delle donne vittime di violenza. Il protocollo, che promuove strategie per la prevenzione ed il contrasto alla violenza sulle donne, ha coinvolto numerosi soggetti firmatari tra i quali le forze dell’ordine con la collaborazione della Questura di Roma.
L’OBIETTIVO DEL PROTOCOLLO – “L’obiettivo del protocollo è quello di fornire un aiuto concreto per sostenere le donne costrette a convivere questo problema – spiega Nastassja Abdank – anche ad esempio in una scuola se un’insegnante entra in contatto con una ragazza o un ragazzo che ha subito violenza, o anche una madre, deve saper dare le giuste indicazioni e consigliare a chi rivolgersi e cosa fare. Questo si può realizzare se c’è una rete efficace che sappia coinvolgere i vari soggetti e fare formazione. La formazione dei soggetti che entrano in contatto con la donna vittima di violenza è uno dei contenuti più rilevanti del protocollo. I firmatari sono oltre 18 tra i quali: le scuole del territorio, il distretto dell’Asl, i sindacati CGIL, CISL e UIL, le associazioni di donne del territorio, centri anti violenza, carabinieri e polizia del 3 municipio e tanti altri”.
LE LINEE GUIDA DEL DOCUMENTO – Ma quali sono le linee guida contenute all’interno del documento? “Si formalizza all’interno del protocollo un tavolo permanente a contrasto della violenza di genere composto dai soggetti firmatari – continua Nastassja Habdank – contestualmente si istituisce un osservatorio sul fenomeno nel territorio, definendo azioni condivise per creare percorsi di aiuto, di prevenzione, sensibilizzazione e informazione. E’ stato un lavoro ampio e condiviso con molti soggetti partecipanti. E’ interessante sottolineare come sia emerso da statistiche fornite dai centri ed associazioni che le donne che hanno subito violenza domestica nell’ultimo anno e mezzo e nel periodo di lockdown siano o molto giovani oppure anziane”.
UNA RETE IN GRADO DI COORDINARE GLI INTERVENTI – Come ha evidenziato la consigliera pentastellata Daniela Michelangeli tutte le forze politiche sono state d’accordo con il protocollo ma la questione importante è che venga realmente applicato e diventi “sostanza”. Ciò che attualmente manca è infatti l’organizzazione per l’accoglienza della persona che ha subito violenza. Il protocollo dovrebbe creare una rete nella quale i diversi interventi siano coordinati a sostegno della donna stessa. Sarebbe anche utile pubblicizzare il protocollo. Angela Silvestrini (Vice Presidente del Consiglio del Municipio) ha sottolineato un’altra importante problematica: la difficoltà di trovare degli alloggi sul territorio per ospitare le donne vittime di violenza. Ha così commentato “Non è che gli alloggi non ci sono ma trovarli è un problema politico”.