Presidente come valuta le prime settimane del suo secondo mandato? “Periodo convulso. Se faccio un parallelo tra il 2013 e il 2021 trovo un Municipio che ha maggiori punti di forza rispetto al 2013. È anche una stagione diversa; nel 2013 ci trovavamo in una stagione di spending review, di piando di rientro del debito, quindi di una continua compressione delle risorse. Adesso non è che avanzino i soldi, ma ci sono tantissimi progetti avviati in particolare nel campo dei lavori pubblici”.
Pensa che ci siano degli errori da non ripetere rispetto al suo primo mandato nel 2013? “Oggi, come dicevo, c’è tutta un’altra situazione, ci sono dei lavori da finire e ben avviati. Nel 2013 ci sono state lasciate sul collo le somme urgenze da pagare e non c’era un piano di investimenti preciso e strutturato. Oggi c’è sintonia con il Sindaco, c’è molto da costruire, come ad esempio l’Ama di Municipio. C’è un grande stress creato alla struttura di Ama, nonostante la grande generosità da parte dell’azienda nel rimettersi in discussione e nel ristrutturarsi pensando di creare un baricentro più territoriale, imperniato sul Municipio. Abbiamo già un dirigente Ama di Municipio con cui collaboriamo e nelle prossime settimane renderemo pubblici degli obiettivi comuni”.
Parliamo di TMB Salario. Si è parlato a più riprese di riconversione e ci sono tante idee su nuove progettualità rispetto a quell’area. Lei come si pone rispetto a questo tema? “Intanto è in corso la conferenza dei servizi per la bonifica del sito e non c’è più una autorizzazione per il trattamento dei rifiuti. L’area non verrà riconvertita, lì non ci sarà un altro impianto. È un’area pubblica, un’area industriale su cui però dobbiamo immaginare insieme al quartiere una forma di restituzione. Dipendesse totalmente da me la dedicherei a funzioni cittadine, come ad esempio la logistica solidale. O comunque servizi per il quartiere”.
A proposito degli spazi e dei servizi per i quartieri. I portici di via Monte Cervialto: ci sono dei locali chiusi da diversi anni, ancora di proprietà dell’INPS. I cittadini sono in agitazione per l’abbandono di queste strutture, che poi giocoforza diventa degrado. Pensa di avere gli strumenti per intervenire? “Il Municipio non è un luogo semplice per occuparsi delle cose degli altri. Però c’è l’assoluta necessità di non voltarsi dall’altra parte, quella è una zona di città molto densa in cui mantenere quelle serrande chiuse non è utile; hanno capito tutti che possono essere una risorsa semplicemente perché tutti siamo stati costretti a vivere di più nel circondario e nei nostri quartieri. Quindi avere dei luoghi che tornino ad essere pubblici per aggiungere i servizi che mancano sono fondamentali.
Ecco, in ordine ad altre proprietà dell’INPS. La regolarizzazione del mercato di Valmelaina. “Dobbiamo esserne titolari, riprendere in mano la procedura d’esproprio; si è discusso se fare un esproprio piccolo o grande. A mio parere va fatto un grande esproprio, è evidente che lì serve l’intera area di proprietà dell’INPS per realizzare un parcheggio, un’area di carico e scarico merci e l’area per il conferimento dei rifiuti del mercato. Bisogna rimettere a posto le cose perché è un luogo troppo importante per il lavoro di tante persone e così non funziona. Penso sia realistico pensare alla regolarizzazione entro il 2022”.
Caudo insisteva molto sul tema di collegare bene ciò che c’è fuori con ciò che c’è dentro il GRA. E la possibilità di accedere facilmente ai punti di snodo della metro. Parliamo di mobilità. “È assolutamente vitale prolungare la metro B1, almeno metterne in cantiere la progettazione. Ora, al di là dei tragitti, se possa servire di più Porta di Roma o la zona di Serpentara, il tema di potenziare il trasporto su ferro verso il raccordo ci permetterebbe di alleggerire il traffico di attraversamento dei quartieri, oltre che rendere più sicure le strade”.