I TERRITORI DEL PARCO – Naturalmente la competenza diretta sull’Appia Antica è dell’Ente Parco a Roma così come nei Comuni di Marino e Ciampino. Ma nella Capitale il territorio è diviso tra quattro municipi. Nel primo c’è l’area di Porta S. Sebastiano, in IX il Divino Amore e la Falcognana, in VII il degli Acquedotti, la Caffarella, le Tombe Latine e Tor Fiscale. Infine in VIII ricade il restante 80% del Parco.
IL DIBATTITO SUI CONFINI – La discussione si è aperta con una Delibera presentata dal consigliere del M5s, Angelo Sturni, che punta a spostare il confine tra Municipio VIII e VII lungo il fiume Almone, per renderlo maggiormente identificabile dato che ad oggi cade lungo un collettore fognario interrato. In questo dibattito si è inserita la proposta del Municipio VIII di far rientrare l’intero Parco nel suo territorio, escludendo gli altri. Nonostante la presenza dell’Ente Parco ci sono alcune competenze che ricadono sui Municipi come la materia urbanistica, gli sgomberi e la viabilità. Tutte questioni che secondo il minisindaco Amedeo Ciaccheri potrebbero essere gestite più facilmente se non fossero frammentate: “Più che piccoli cambiamenti di confine che rischiano di comportare enormi problemi burocratici, c’è bisogno di veder riunificato il Parco in un’unica continuità amministrativa”. Attualmente sarebbe infatti difficile intervenire velocemente: “Abbiamo già visto, con i roghi tossici in Caffarella e con gli espropri sull’Appia Antica, quanto sia difficile risolvere questioni dirimenti con una frammentazione delle competenze”, ha poi commentato l’assessore municipale all’Ambiente, Michele Centorrino.
UN PERCORSO IN SALITA – Dopo questa proposta non sono mancate le voci contrarie. Tra queste il Comitato Parco della Caffarella ha spiegato di non condividere la volontà di esautorare il Municipio VII dal Parco dell’Appia, visto l’apporto che questo ente ha avuto nell’esproprio della Caffarella. C’è poi la posizione dei Verdi, con Guglielmo Calcerano e Silvana Meli che hanno richiamato l’opportunità piuttosto di unificare il parco all’interno del Municipio VII dato che, affermano, l’VIII “dagli anni ‘70 a oggi non si è mai interessato del territorio della Caffarella e dell’Appia Antica”. Il dibattito resta aperto e al momento la modifica proposta da Sturni è sospesa in attesa di valutare la Delibera del Municipio VIII, ma le considerazioni che si possono fare sono due. Intanto è difficile che un processo così delicato possa arrivare a compimento prima delle elezioni, inoltre un contrasto sui confini tra municipi non vicini alla Sindaca, sul quale a decidere sarebbe però la maggioranza in Campidoglio, potrebbe non giovare alla prima cittadina in campagna elettorale. Si rimanderà tutto alla prossima consiliatura? Vedremo.