Nelle prime settimane di giugno diverse aree del Municipio III sono state interessate da vasti incendi. I roghi, che hanno interessato circa 12 aree verdi, hanno richiesto l’intervento di Vigili del Fuoco e Protezione Civile, oltre al supporto della Polizia Locale. Ad oggi le istituzioni municipali si interrogano sulle criticità emerse e sui possibili metodi di prevenzione, mentre proseguono i lavori di manutenzione per preservare i cittadini da possibili scenari futuri di uguale entità.
GLI INCENDI
In 9 giorni, circa 12 le aree del Municipio che sono state interessate dai roghi. Gli incendi hanno toccato quasi tutti i quartieri, a partire dal parco delle Valli, poi parco delle Sabine, Serpentara, Casal Boccone, fino ad arrivare ai roghi in via delle Vigne Nuove, e di Valle dell’Aniene.
Si tratterebbe di “terreni privati, della regione, di enti, nessun’area era propriamente del Comune, però erano tutte delle aree su cui si era segnalato il fatto che non fossero stati completati gli sfalci, o che comunque c’erano dei materiali pericolosi, rifiuti, che quindi alla fine si sono trasformati in dei roghi tossici”. Così, dall’opposizione, commenta la questione Marta Marziali, Capogruppo di Italia Viva nel Municipio III.
GLI SFALCI E LA TASK FORCE ANTINCENDIO
“Il Comune ha l’obbligo di effettuare gli sfalci – continua Marziali – su tutte quelle aree che sono di sua pertinenza, per la prevenzione degli incendi, la Regione avrebbe l’obbligo di fare il suo, ma anche i privati, per legge, hanno l’obbligo di fare manutenzione. Il Comune avrebbe il compito, per la sicurezza dei cittadini, di diffidare i proprietari per il mantenimento di queste aree, ma già da maggio, per far sì che si arrivi a giugno con gli sfalci già fatti.
Nel nostro Municipio ci sono tutta una serie di aree, anche pubbliche del Comune, che vengono sfalciate da associazioni di volontari, che, per disperazione, tagliano i prati, anche per motivi di sicurezza”.
Dal 15 giugno ha avuto inizio la task force regionale antincendio. “Comprende, a livello regionale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile – spiega Marziali – con l’attivazione di una rete molto più forte della Protezione Civile in supporto ai Vigili del Fuoco. Bisognava anticipare la task force regionale e fare prevenzione tramite sfalci e diserbo”.
IL DISERBO DEI MARCIAPIEDI
“Sul diserbo marciapiedi abbiamo due appalti in corso, uno comunale e uno municipale”, spiega Matteo Zocchi, Assessore alle Politiche Ambientali del Municipio III, interrogato da Marziali sulla sopracitata questione dei diserbi, nel corso dell’interrogazione avvenuta nella mattinata di giovedì 16 giugno.
“I due appalti – continua Zocchi – consistono in tre squadre, due dipartimentali e una municipale, composte da 3/4 operai che lavorano giornalmente sul territorio secondo le nostre segnalazioni, al fine di coagulare gli sforzi all’interno di un quadrante, non mandarli a macchia di leopardo sul territorio, perché disperderemmo le forze dico ‘nostre’ perché è un lavoro che stiamo facendo insieme ai consiglieri di maggioranza e di opposizione”.
PROSEGUONO I LAVORI DI MANUTENZIONE
Nel frattempo procedono i lavori di manutenzione delle restanti aree verdi a rischio nel Municipio. “Tutte le aree in carico a noi, all’Amministrazione Capitolina, o al Municipio stesso – spiega Zocchi a Il Caffè di Roma -, sono state oggetto di manutenzione già da settimane a questa parte, prevedendo gli incendi e quello che sarebbe successo di lì a poco. Sulle aree non in carico purtroppo c’è un problema che dobbiamo necessariamente risolvere con l’ausilio del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale e del Comune stesso. Noi non possiamo fare niente di diverso da quello che stiamo facendo attualmente, perché non possiamo intervenire, altrimenti ci sarebbe un danno erariale su aree non di nostra competenza”.
“Tutte le aree che sono andate a fuoco – continua l’assessore – attualmente sono non in manutenzione alla Pubblica Amministrazione, sono aree borderline come nel caso di via De Curtis, di via Monte Resegone, su cui non è attualmente facile risalire al proprietario, quindi non abbiamo la possibilità di manutenerle. Noi siamo, ovviamente, pronti a prendercele in carico. Attualmente la manutenzione di più di 85 aree è in carico al Dipartimento dell’Ambiente, con l’attuazione della delibera capitolina sul decentramento amministrativo per le aree sotto ai 20.000 mq, non ci stiamo sottraendo alle nostre responsabilità”.