UN’AREA IMPORTANTE – L’area è ricca di verde e sul lato Papillo si apre una vasta teoria di campi che si susseguono fino oltre il raccordo anulare e la Pontina per giungere a Valleranello, dove sorgono inaspettatamente ville e villette. Il “parco” risulta recintato solo in parte ad ovest di via Alberto Moravia, ma poi è ad entrata libera, proseguendo oltre, verso la Laurentina. La zona è lussureggiante e in parte coltivata ad orto ed è attraversata dal fosso del Vallerano, emissario del lago di Albano. Il paesaggio è lunare e sembra uscito da un film di fantascienza oppure horror: una vasta area che neppure gli abitanti del luogo sembrano frequentare. Superando due inquietanti gallerie sotto il raccordo, che sembrano appunto uscite da un film di Stephen King, si giunge al greto del fiume che scorre nelle vicinanze di un metanodotto, segnalato dai classici paletti gialli.
IL MANUFATTO – Ed è qui che passeggiando ci siamo imbattuti in una sorta di curioso tumulo ricoperto da grosse e pesanti pietre. Osservando bene si può notare un indumento di lana grezza incastrato all’interno delle pietre stesse. Di cosa possa essere non è dato di sapere, ma sicuramente si tratta di un manufatto inquietante. All’intero dell’area abbiamo trovato un’arnia popolata da api e una roulotte malandata posta sul viottolo sterrato principale, segno che qualcuno vi abita. La zona è ad alto valore ecologico sia per la flora che la fauna che si addensa intorno al Vallerano, rendendola una sorta di riserva naturale. Ed allora potrebbe essere di interesse collettivo valorizzare –almeno nella parte pubblica- questa grande area verde al fine di permetterne l’utilizzo in piena sicurezza.
COLLE PARNASO – Dall’altro lato dell’Acqua Acetosa c’è invece Colle Parnaso, edificato intorno agli anni ’90 dello scorso secolo ed ancora afflitto da problemi di trasporto dovuti a carenza di bus e ampliamento del lume delle strade, invero assai ridotto. Segnaliamo una caratteristica Chiesa di campagna (San Sito e San Domenico) in stile neorinascimentale che si erge, anch’essa inquietante, nel punto più alto del Colle stesso. Passandoci al tramonto o di notte si possono vedere finestre illuminate e questo ha fatto crescere nei visitatori un certo senso del mistero che sembra caratterizzare la zona.
COSA DICE LA POLITICA – Relativamente a via dell’Acqua Acetosa abbiamo sentito la presidentessa del Nono mancipio, Titti Di Salvo (PD), che ci ha detto: “Da parte dei Municipio c’è la volontà di concretizzare. Abbiamo incontrato i comitati di quartiere locali che chiedono sicurezza pedonale e stradale. Abbiamo chiesto in merito alla assessora comunale competente lavori pubblici perché è strada di Grande Viabilità in carico al dipartimento ed essendo sicurezza stradale dobbiamo rivolgerci a dipartimento mobilità per l’esecuzione presa in carico da Simu (ndr: Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana).