UNA SITUAZIONE AL COLLASSO – Al calare del sole, sono molti i cittadini che evitano accuratamente di percorrere la strada adiacente al viadotto e i sentieri sterrati che collegano il quartiere Serpentara con quello di Vigne Nuove. Due zone che, nonostante i recenti interventi di sfalcio e riqualificazione ambientale, appaiono ugualmente poco valorizzate, abbandonate a sé stesse. A pesare sono sicuramente la mancanza di adeguati servizi e gli scarsi investimenti economici, due pecche che, insieme al degrado generato dagli accampamenti abusivi, hanno di fatto paralizzato lo sviluppo del commercio locale. Un’autentica piaga per un’area periferica già penalizzata dalla mancanza di una valida rete del trasporto del pubblico. Inoltre, le iniziative sociali scarseggiano e le poche che ancora vengono promosse sono mero appannaggio degli infaticabili Comitati di Quartiere locali.
CITTADINI ESASPERATI – Una situazione a dir poco insostenibile: “Andiamo avanti così da anni, cumuli di immondizia rovesciati e abbandonati lungo il viadotto, tombini sovente scoperchiati, pochissimi controlli – afferma Cristiano Voltaggio, bassista professionista e fondatore del gruppo musicale ‘The Last Creative Heroes’, da sempre residente nel quartiere Serpentara – tutti questi problemi potrebbero probabilmente essere risolti se vi fosse un valido deterrente in grado di scoraggiare gli abusivi dal mettere in pratica certi comportamenti illeciti che finiscono per danneggiare pesantemente l’intera comunità. Questa zona – continua Voltaggio – vive da tempo nel dimenticatoio, gli interventi delle autorità sono sporadici e dovrebbero senz’altro essere intensificati, altrimenti non ne verremo mai fuori. Mi auguro – conclude il bassista della band ‘The Last Creative Heroes’ – che vi sia presto occasione di interloquire con le istituzioni municipali, solo cooperando con loro potremo migliorare la situazione e garantire a ciascun residente maggior sicurezza, maggior decoro e soprattutto maggiori possibilità di godere degli spazi e delle strutture del proprio quartiere”.