E’ finito in questi giorni al centro delle cronache il liceo scientifico Nomentano, storica struttura scolastica che copre il quartiere di Montesacro. La scuola deve fare i conti con un’ampia richiesta di iscrizioni per il prossimo anno, senza però avere le aule e le strutture necessarie ad ospitare tutti gli idonei del bando per accedere ai corsi scolastici. Oltre a questo, il plesso deve fare anche i conti con un problema di degrado: da mesi infatti negli spazi del cortile sono depositati centinaia di banchi e sedie a rotelle, abbandonati all’incuria per la loro impossibilità di utilizzo.
LA TESTIMONIANZA DI UN GENITORE – “Oggi la scuola soffre di un problema esuberi, poiché la struttura ha avuto moltissime richieste – ci racconta in esclusiva il papà di Roberto – parliamo quest’anno di oltre 200 esuberi, in una situazione che va avanti da diverso tempo. Oggi il problema è più sentito proprio per le molteplici richieste, perché non è semplice trovare classi per tutti questi nuovi studenti. E’ arrivata una grande richiesta per il ‘Liceo Scientifico Matematico’, in quanto garantisce più ore di matematica ai ragazzi. Nonostante sia il fiore all’occhiello della scuola, dalla centrale il prossimo anno non partirà nemmeno una classe proprio per la mancanza di locali adeguati al numero di iscritti. Mio figlio stesso voleva iscriversi al Matematico, pensando sbadatamente che ci fosse meno richiesta del ‘Liceo Scientifico delle Scienze Applicate’: si sbagliava. Ad oggi, la Preside ha trovato le classi solo per Scienze Applicate, in una situazione che crea anche un danno d’immagine per la stessa scuola. Recentemente abbiamo avuto un incontro con la Vicepreside, che ci ha spiegato le attuali difficoltà del liceo: parliamo di problemi strutturali, in quanto non sanno dove aprire altre aule”.
DUE LE SOLUZIONI ALL’ORIZZONTE – “Le soluzioni, al momento – continua il papà di Roberto – sarebbero due: prendere altre aule nei locali all’ITCG Carlo Matteucci, oppure utilizzare dei prefabbricati attrezzati per la didattica ed inserirli nel parcheggio della scuola. Soluzioni che però non risponderebbero a un altro grave problema: quello della mancanza dei docenti, in una condizione dove già alcune classi sono scoperte sulle materie. Purtroppo non abbiamo grandi alternative al Nomentano: l’Istituto Pacinotti Archimede è pieno; il liceo ‘Amedeo Avogadro’ sta a via Brenta e dista un’ora coi mezzi pubblici; il liceo “Plinio Seniore” sta dietro Castro Pretorio e noi veniamo dalla parte della Nomentana fuori dal Raccordo Anulare. La realtà è una: in trent’anni hanno fatto solo una succursale del Nomentano, nonostante qui siano sorti nuovi quartieri come Porta di Roma o Rinascimento. Addirittura si sta pensando di adeguare una struttura scolastica nella zona, che attualmente non ha destinazione d’uso: era progettata come un asilo, quindi gli dovranno cambiare tutti i bagni e farli a norma per i ragazzi più grandi”.
LA QUESTIONE NOMENTANO APPRODA IN CONSIGLIO MUNICIPALE – “Sulla situazione del Nomentano, ho effettuato due tipi d’intervento in Consiglio municipale – ci sottolinea Manuel Bartolomeo, Capogruppo di Fratelli d’Italia in III Municipio – il primo sulla questione del decoro: intorno al plesso scolastico è possibile trovare sporcizia; degrado; scritte sui muri; ma soprattutto banchi e sedie accatastate, calcinacci e materiali di risulta. Un secondo intervento l’ho riservato alla questione classi: qui attendo insieme al III Municipio, un intervento immediato da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale. Il problema è stato fondamentalmente uno: il bando delle iscrizioni doveva tenere più accortezza delle attuali condizioni della scuola. In questo modo, si è negato il diritto allo studio per quasi 250 studenti”.
SANTORI: ‘MANCATA PROGRAMMAZIONE DA PARTE DELLA CITTA’ METROPOLITANA’ – “Sulla faccenda, sono stato coinvolto dai genitori degli studenti, che hanno realizzato addirittura una petizione online sulla questione iscrizioni – ci dichiara Fabrizio Santori, consigliere comunale di Roma Capitale – questa faccenda, è analoga a tantissime altre scuole di Roma. Oggi il Nomentano è da considerare una scuola comoda, perché copre diversi quadranti: la frazione di Colleverde; il III Municipio e Montesacro; il IV Municipio con Casal Monastero e la parte alta dell’area del Tiburtino verso Tivoli. Ho denunciato questa situazione agli Enti competenti, riprendendo anche un’analoga faccenda che sta accadendo al liceo “Giulio Montale” di Bravetta. Il problema è la mancata programmazione verso le scuole della Città Metropolitana di Roma Capitale, che oltretutto fa mancare anche i fondi alle strutture scolastiche del territorio provinciale. Oltretutto, questo organo è anche sordo agli appelli dei vari Presidi: da anni avvisano che sono aumentati gli iscritti nelle loro strutture, di come servono proposte per trovare più aule o realizzare nuovi licei, come dovrebbe peraltro avvenire nell’area nord del Tiburtino”.