Non si arresta la crisi del settore sanitario nella città di Roma, che dall’inizio di febbraio 2022 ha visto il Pronto Soccorso della Garbatella adoperarsi solo al trattamento delle urgenze di origine ortopedica. Se la scelta del polo di via San Nemesio è coerente allo scopo della struttura, un’altra faccia della medaglia apre a un profondo disagio per la cittadinanza del quartiere. Oggi urgenze di natura cardiologica, internistica, chirurgica o di altra entità, dovranno essere trattate da altre strutture non propriamente vicine al quartiere: a disponibilità degli ospedali, in linea d’area i più vicini rimarrebbero il Sant’Eugenio dell’Eur e il San Camillo-Forlanini di Monteverde.
IL MOTIVO DEI TAGLI – Ma perché siamo arrivati a questo taglio? Anzitutto per la mancanza di operatori sanitari, capaci di poter offrire una risposta alle varie urgenze di carattere medico. Poi perché il CTO “Andrea Alesini” ha ricevuto il riconoscimento di “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” nel campo ortopedico-traumatologico. Una situazione che ha conseguito anche a causa delle due ordinanze del Consiglio di Stato, con questi che chiedeva per iscritto una riqualificazione dello spazio coerente alle funzioni del presidio. Letteralmente una palla lanciata nella metà campo della Regione Lazio e dell’ASL Roma 2, con queste due realtà che hanno optato per un potenziamento nel modello di struttura specializzata solo in ortopedia. La Regione poteva optare verso un rafforzamento che prevedesse l’inglobamento di nuove specialità di urgenza come la cardiologia, l’anestesia o la chirurgia: questa una pista abbandonata per il fenomeno legato alla mancanza di personale nei reparti.
IL RUOLO DELLA POLITICA – “Giovedì 17 febbraio si è svolta una nuova Commissione Sociale proprio sul tema del CTO, ma reputo che si sia trattata dell’ennesima presa in giro al territorio della Garbatella – ci racconta Franco Federici, Capogruppo di Fratelli d’Italia in VIII Municipio – questa zona vede il proprio ospedale penalizzato da anni, dove ogni tot di tempo viene levato un pezzo alla volta della struttura sanitaria. Come avrete visto, ci tolgono un punto di primo intervento per farci solamente la traumatologia. Nei giorni scorsi c’è stato un nuovo incontro per parlare del potenziamento della struttura, dove però si è palesato solo un piccolo intervento della Regione Lazio, che diceva come il servizio legato alle varie urgenze veniva effettuato di notte e non più durante tutto l’arco della giornata. Praticamente se arriva un malato con urgenze al cuore, sarà la struttura a dislocarlo nelle altre sedi fuori la Garbatella che trattano quel problema. Oggi la problematica è anche di colore politico: l’Amministrazione di Ciaccheri è vicina al presidente Zingaretti, anche sulle scelte in tema di sanità. La Giunta dell’VIII Municipio da anni parla di un potenziamento del CTO e dell’apertura delle Case della Salute: nonostante il tanto tempo, di queste strutture alla Garbatella non c’è traccia. Solo chiacchiere purtroppo, addirittura girava voce che ci sarebbe sorta la Casa della Salute per gli studenti universitari fuori sede della vicina Università. Il prezzo di questa situazione, oggi lo vive tutto l’VIII Municipio e in particolar modo la cittadinanza della Garbatella, che avrebbe l’ospedale proprio sotto casa. Diversi mesi fa, portai in Consiglio municipale un documento inerente il potenziamento del CTO: si astenne tutto il Partito Democratico e la lista civica di Ciaccheri, ovvero quella dei “Super 8”. Per tutto ciò, cosa ci ritroviamo oggi? Una penalizzazione incredibile per tutto il territorio”.