Si chiama Monica Maggi la “libraia felice” (questa la definizione che lei stessa da di sé) che, presidente dell’associazione Libra e animatrice di numerosi progetti culturali finalizzati al recupero dei libri usati e alla conseguente diffusione della lettura, ha nelle scorse settimane pubblicato sui social un post piuttosto amaro. Un post che riguarda il “banco dei libri salvati” che da tempo la signora Maggi gestisce al Mercato Tufello, da inizio dicembre purtroppo chiuso.
LA CHIUSURA – “63 anni sono abbastanza per dire basta alle cose inutili, esageratamente faticose e soprattutto dirette a chi non capisce” esordisce. Ed aggiunge: “Mi fermo. Chiudo in attesa di una definizione che permetta un’attività serena. Sono profondamente amareggiata e dispiaciuta per chi mi verrà a cercare, ma lo devo fare per tutte le persone che da fine luglio 2020 hanno capito il senso di gratuità, comunità e condivisione del progetto Pagine Viaggianti”.
IL PROGETTO – Un progetto, ricorda quindi la signora Maggi, che è nato nel 2013 su iniziativa dell’Associazione Libra e che ha ottenuto il patrocinio permanente dell’UNESCO e quello delle Biblioteche di Roma. E non è tutto, perché Libra è stata inserita come unica associazione riconosciuta nell’ecorubrica Ama di Roma Capitale (pubblicazione finalizzata a “regalare una seconda vita agli oggetti”), ha vinto bandi della Regione Lazio (Io scrivo nel 2014 e Io leggo nel 2016) ed ha contribuito a creare biblioteche e a varie iniziative culturali in numerose città di tutta Italia. Oltre ovviamente ad aver salvato dal macero circa 5000 libri, il tutto “senza lucro, sostenendosi solo con contributi associativi o tesseramenti”. Risultati importanti dunque. Che però a quanto pare non bastano, perché “fare una cosa simile in un mercato romano non è semplice. Troppe minacce, troppe pressioni. Troppi pensieri trasversali, poca chiarezza e soprattutto la paura. Perché la cultura fa paura” conclude Monica Maggi.
LA PETIZIONE LANCIATA DAGLI OPERATORI DEL MERCATO – Quanto agli operatori del Mercato Tufello, diversi di loro hanno firmato una petizione affinché la “libraia felice” resti al suo posto, affermando tra l’altro che la maggioranza è al suo fianco. Alle loro parole fanno eco quelle di Alessandra Ranzani, operatrice e presidente del Mercato, che in un post sulla pagina facebook della struttura fa presente a nome di coloro che rappresenta di considerare Monica Maggi e la sua associazione una risorsa. Ed aggiunge, oltre all’invito ad un confronto faccia a faccia per chiarire serenamente, l’augurio “che si possa tornare a lavorare in armonia al più presto”. I numerosissimi commenti di solidarietà ricevuti dagli utenti social e del Mercato Tufello però non sono stati sufficienti a risolvere la situazione, che a quanto pare ha radici nei rapporti non sereni con alcuni gestori di spazi all’interno della struttura. Dunque il banco della “Libraia felice”, che a quanto risulta era gestito sulla base di un’autorizzazione senza scadenza rilasciata dal Municipio competente in attesa di apposito bando di assegnazione, ha chiuso i battenti. Almeno per il momento.