IL RITORNO DI MARCHIONNE E LA PRESUNTA SFIDUCIA DI CAUDO A PIERONI – Ma è sugli altri due candidati che si sta consumando una polemica al vetriolo che, secondo molti, punta a frammentare la maggioranza che sostiene la squadra di Caudo; per esautorare il laboratorio politico dell’ex Assessore all’Urbanistica della giunta Marino non è bastata la polemica sulla pedonalizzazione di piazza Sempione. Già, perché il Terzo sta assistendo al ritorno di Paolo Marchionne, che ha guidato il municipio dal 2013 fino alla caduta di Ignazio Marino e che ha incassato l’endorsement del minisindaco in luogo del terzo nome per il territorio, l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Pieroni. Rispetto a questo il corto circuito è stato inevitabile e per molti si tratterebbe di “un attestato di sfiducia” di Caudo nei confronti del suo assessore.
CAUDO: “NESSUNA SFIDUCIA. CANDIDATURA MARCHIONNE MATURATA NEL NOSTRO SPAZIO POLITICO” – Ma per il Presidente è una scelta coerente, in linea anche con la proficua collaborazione con Marchionne ai tempi di Marino: “Quella di Paolo Marchionne è una candidatura maturata dentro a un’area che nasce nello spazio politico che si è dispiegato in questi tre anni di governo a seguito del protagonismo messo in campo dall’esperienza della mia giunta con la vittoria del 2018” ha scritto Caudo. E rispetto al mancato appoggio a Pieroni il minisindaco ha così chiarito ai nostri taccuini: “L’unica ragione è politica, la candidatura di Marchionne nasce dentro il percorso di Terzo in Cantiere, un luogo politico che ho lanciato a ottobre chiedendo a tutti quelli della maggioranza di partecipare e a cui hanno aderito altre realtà. Marchionne ha partecipato a quel percorso gli altri del PD no”.
PIERONI: “RIVENDICO LA MIA AUTONOMIA” – Ma lotterà comunque Francesco Pieroni; l’assessore di area zingarettiana ha annunciato così la sua discesa in campo: “La mia candidatura è per le tante iscritte e i tanti iscritti di tutti i circoli del PD che hanno a cuore questo territorio e vogliono tornare ad essere protagonisti”. Contattato dai noi de ‘Il Caffè’ ha così dichiarato sulla querelle con Caudo: “Per me non è un fatto inaspettato l’appoggio reciproco tra Caudo e Marchionne. Ci sono delle differenze programmatiche e di metodo tra il Presidente e il PD che io credo di rappresentare in questo territorio. A riprova, c’è il fatto che la mia candidatura è apertamente a sostegno di Roberto Gualtieri, candidato ufficiale del PD. Sul municipio non mancherà mai la collaborazione, ma rivendico la mia autonomia e il mio ruolo nel tentare di migliorare alcuni progetti e superare alcune polemiche”. Un risiko apparente difficile da decriptare e staremo a vedere se si risolverà dopo il voto del 20 giugno. Pena l’indebolimento di tutta l’area di centrosinistra.