GLI ARGOMENTI DEL ‘NO’: “SPOSTAMENTO MADONNINA PERICOLOSO PRECEDENTE”
Le motivazioni, per lo meno quelle sbandierate a gran voce, raccontano di “uno sfregio a piazza Sempione, che comprometterebbe un bene culturale che è patrimonio di tutta la città”. Il simbolo di questo ‘sfregio’ sarebbe la statua della Madonna della Misericordia che, al fine di realizzare l’opera di restyling voluta dalla giunta Caudo, andrebbe spostata. Dice il fronte del ‘No’: “Si creerebbe un inaudito precedente a suffragio dello spostamento dei monumenti, secondo gli umori di chi amministra e della maggioranza politica”. Poi la riduzione dei posti auto, i cambiamenti alla viabilità e il presunto aumento della malamovida. E per molti il problema principale sarebbe questo: con la pedonalizzazione potrebbe aumentare e da queste parti la criticità è assai sentita. “Non diventeremo come san Lorenzo”, tuona infatti il comitato ‘Salviamo piazza Sempione’. Un ‘No’ alla pedonalizzazione che in sostanza mal cela un ‘No’ a possibili schiamazzi notturni e notti insonni.
COSÌ L’ARCHITETTO BRADASCHIA: “NESSUNO SFREGIO, PEDONALIZZAZIONE È VALORIZZAZIONE”
Ma è davvero uno sfregio agli arredi urbani o una valorizzazione? Per la giunta Caudo, che ha voluto fortemente questi lavori da 700mila euro, si tratta di un intervento importante di riqualificazione, poiché elimina un parcheggio di fronte a un palazzo pubblico in favore di un’area pavimentata a lastre, crea marciapiedi più larghi e sposta la Madonnina in un luogo più protetto dal traffico. Come dice l’architetto Maurizio Bradaschia “il suo riposizionamento di fronte alla scalinata della chiesa, in asse con la facciata, può solamente valorizzare l’arredo urbano”. Due punti di vista opposti, insomma, tra chi accoglie un cambiamento necessario rispetto ai nuovi stili di vita, e chi invece lotta per lo status quo.
RAIMO: “PROTESTA STRUMENTALE. DIETRO CI SONO ALLEANZE VIGLIACCHE”
Però, con tutta probabilità, viste le larghe intese che raccoglie il fronte del ‘No’ c’è sotto qualcosa di più complesso. Abbiamo posto la questione all’Assessore alla Cultura del III Christian Raimo che ci ha spiegato che: “La questione non è né la pedonalizzazione della piazza né lo spostamento della madonnina. Tutto quello che si sta raccontando rispetto al presunto ‘sfregio’ è strumentale”, dice Raimo, specificando che: “Non ci sono solo alcuni comitati, movimenti cattolici ed estremisti di destra ad osteggiare i lavori, ma anche un pezzo del PD municipale, il Movimento Cinque Stelle, la Lega, i Fratelli d’Italia. E sono due le ragioni; il posizionamento rispetto alle prossime elezioni, alleanze vigliacche, e il tentativo di fare politica soffiando su passioni tristi, oltre alla mancanza di educazione culturale”. E in effetti stiamo assistendo ad una protesta strana, che accoglie trasversalmente soggetti politici troppo eterogenei per lasciarci convincere della genuinità della protesta. Gli obiettivi e i risvolti concreti li vedremo a breve, nella speranza che non si strumentalizzino i cittadini in buona fede.