Si sono conclusi i lavori a Casale Camerini che potrà finalmente tornare ad essere parte integrante del territorio del III Municipio. “L’obiettivo – fa sapere il minisindaco Giovanni Caudo – è farne uno dei punti nevralgici del tessuto associativo e della vita delle persone”. Questo immobile, situato alla Bufalotta, è un edifico della campagna romana rimasto intatto all’interno di un’area che è stata al centro di un’imponente opera di costruzione negli ultimi anni. “Eppure – spiega Caudo – il Casale Camerini, inserito nell’ambito del Programma di Recupero Urbano (PRU) Fidene Valmelaina, intervento privato n. 11, ha rischiato di essere distrutto, dopo essere stato abbandonato per molti anni. Nella Convenzione urbanistica del 2008, infatti, era prevista la possibilità per l’Amministrazione di chiederne la cessione in comodato d’uso gratuito al Consorzio privato che ha realizzato il quartiere entro dei termini relativamente stringenti. Scaduti i quali, il privato avrebbe potuto demolire l’immobile depauperando un quartiere ad alta densità abitativa di un importante sfogo verde”. “Grazie all’impegno della nostra giunta che ha dato seguito ad un atto del 2016 – sottolinea – siamo riusciti a far in modo che il privato, secondo quanto imposto dal comodato, riportasse il Casale alle normali condizioni d’uso scongiurando l’abbattimento”. “Abbiamo già approvato una direttiva per raccogliere le manifestazioni d’interesse – chiosa il Presidente – e vogliamo fare in modo che questo immobile sia il centro di un generale senso di riqualificazione del quadrante, andando incontro alle necessità che sono avvertite in maniera più forte dalle persone e dalle associazioni del quartiere. Per questo, a breve incontreremo i cittadini del territorio. Il Casale deve essere fin da subito percepito e vissuto come uno spazio comune di dialogo e di incontro a vantaggio di tutti e tutte”.
07/04/2021