L’incuria e l’abbandono dell’area
Inspiegabile ed inaspettato risulta dunque il successivo abbandono dell’immobile che, invece, avrebbe potuto rappresentare un’importante risorsa per il quartiere, sia in termini di attrattiva turistica che di nuovi posti di lavoro per i cittadini. Maurizio Filipponi, presidente del consiglio di quartiere Laurentino Fonte-Ostiense, ha commentato la situazione: “Da fuori ormai il Casale è completamente abbandonato. L’erba è alta 18 cm, la vegetazione è cresciuta copiosa ovunque e gli alberi sono caduti. Una volta c’era un fontanile visibile anche da fuori. Non immagino come sia all’interno, e pensare che erano stati spesi 1 milione e 125mila euro per la ristrutturazione”.
La battaglia del Consiglio di Quartiere Laurentino Fonte Ostiense
Maurizio Filipponi racconta a il Caffè la battaglia, portata avanti dal Comitato, per ridare il giusto valore e la meritata importanza al Casale: “La ristrutturazione è terminata nel 2016, e da allora non si è mosso più nulla. Noi abbiamo aspettato fino a luglio 2017, quando abbiamo sollevato il problema, richiedendo che il Casale fosse finalmente acquisito dal Municipio 9 ed utilizzato secondo l’iniziale progetto del Piano regolatore urbano”. Le iniziali proteste dei cittadini portarono, nel dicembre 2017, ad una Commissione Urbanistica di Municipio “dove – fa sapere Filipponi – è stata proposta anche un’alternativa al Museo, e cioè che fosse adibito a sala per i matrimoni civili”. La risposta del Municipio fu piuttosto vaga per quanto riguardava il museo e più aperta circa la possibilità di adibire l’immobile a sala per i matrimoni civili. L’amministrazione, tuttavia, aveva affermato che “superati alcuni problemi amministrativi i lavori sarebbero ripartiti”. Filipponi ha aggiunto sconsolato: “Dal giorno della commissione non si è mosso nulla, nonostante i nostri comunicati e le saltuarie visite di vari Consiglieri nel Casale”. Il 15 Gennaio il Consiglio di quartiere ha presentato un ulteriore comunicato, sperando che il problema venisse finalmente attenzionato dall’amministrazione: “Sono tre anni che sollecitiamo un intervento del Municipio 9 per l’acquisizione del Casale e ne sono passati ben due dalla Commissione, ma il Casale continua a versare in un completo stato di abbandono”.
La risposta del Municipio IX
Filippo Massimo Errico, consigliere M5s in Municipio, ha commentato la situazione del Casale: “La situazione ad oggi è la stessa. La commissione Patrimonio del Municipio, da me presieduta, con il supporto della Presidente della Commissione Capitolina Lavori Pubblici Alessandra Agnello, è sul pezzo per superare le criticità che ad oggi hanno rallentato l’acquisizione del bene al patrimonio del municipio al fine di poterlo utilizzare come indicato con atto di Consiglio Municipale”. Una criticità che non è solo di via Gatto Il problema non sarebbe ristretto al solo casale di via Gatto, ma interesserebbe tutti gli altri casali del quartiere che nel tempo infatti hanno avuto un destino simile. “Il grande “Casale di Massima”, in via Laurentina – racconta Filipponi- iniziò ad essere ristrutturato dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali e fu poi abbandonato per mancanza di soldi” ed ancora: “Un altro casale, di fronte a quello in via Gatto, doveva essere ristrutturato. Secondo il progetto si sarebbe dovuto creare un ponte ecosostenibile tra i due casali ed uno sarebbe stato destinato alla casa del cittadino e/o delle associazioni del quartiere”.