L’incendio di Settembre
“Il nostro gruppo è nato dopo l’incendio che il 9 settembre ha coinvolto alcuni terreni tra via Laurentina e via Castel di Leva”. Un rogo, ricordano i cittadini, che ha continuato a produrre fumi anche diversi giorni dopo il primo spegnimento. “In quel momento – seguitano – è stato palese ciò che da tempo si sospettava: in quei terreni sono stati interrati rifiuti che hanno continuato a bruciare per giorni”. Ad oggi la bonifica non c’è stata: “I privati hanno iniziato a rimuovere i rifiuti – seguitano dal Coordinamento – ma nei terreni del Comune dove si trova del Fluff – residuo plastico della demolizione delle automobili ndr – ancora nessun intervento”. L’area in questione è sotto sequestro da giugno e, a quanto apprendiamo, dovrebbero essere stati stanziati dei fondi per la rimozione dei rifiuti, rallentata da difficoltà burocratiche che potrebbero risolversi entro la fine dell’anno.
Il report sui siti di sversamento di rifiuti
I cittadini messi davanti all’evidenza di un ‘assedio’ del territorio, hanno deciso di mettere a disposizione tempo e professionalità per censire 18 siti di sversamento illegale di rifiuti in questo angolo di Municipio IX. “Abbiamo stilato un report e lo abbiamo consegnato a tutte le autorità. Quello che ci preme, oltre alla rimozione dei rifiuti, è che venga analizzato il terreno, par capire se ci sono contaminazioni”. Le preoccupazioni del Coordinamento derivano in primis dalle tipologie di materiali censiti. Si va dai residui delle ristrutturazioni, fino ai toner di stampanti industriali, passando per fluff, olii esausti, vernici, batterie e copertoni: “Senza contare – aggiungono – quanto potrebbe essere interrato o disperso sul terreno”. Gli spaventapasseri custodi del territorio In attesa che le segnalazioni vengano prese in considerazione, il lavoro di controllo e denuncia non si ferma. Si cerca di scongiurare ulteriori sversamenti con 12 spaventapasseri a guardia del territorio: “I fantocci realizzati dai bambini riportano le loro frasi, sincere quanto spiazzanti, in seguito al racconto di come persone senza scrupoli abbiano ridotto il verde che li circonda – spiegano dal Coordinamento – Che sia un monito per questi delinquenti, ma soprattutto per le Istituzioni e le Forze dell’Ordine, affinché ripuliscano al più presto il nostro territorio e lo salvaguardino in modo più efficace”. Naturalmente la speranza è che questa, come le altre iniziative che metteranno in campo le istituzioni, possano bloccare l’espandersi di questo fenomeno. Intanto dal Coordinamento puntano sul coinvolgimento dei più piccoli: “Noi proseguiamo con impegno, intanto i nostri piccoli guerrieri cresceranno diverranno i maggiori custodi del territorio”.
Leonardo Mancini