Un’impresa che resterà scolpita per sempre negli annali del futsal e nella storia di questa piccola/grande società: l’Eur Massimo calcio a 5, al suo primo anno in un campionato nazionale, ha vinto la Final Eight ed ha alzato al cielo la Coppa Italia battendo nella finalissima le Aquile Molfetta per 4-3. Nella semifinale la squadra di Paolo Minicucci aveva superato un’altra corazzata, il Benevento, con il risultato di 2-1.
LA FINALISSIMA
Un primo tempo equilibrato viene aperto dal vantaggio dell’Eur Massimo calcio a 5. Savi infila Lopopolo con una precisa puntata all’angolino. La replica delle Aquile Molfetta tarda ad arrivare, i capitolini gestiscono partita e vantaggio, anche se rischiano grosso nel finale di frazione, quando una ripartenza di Murolo non viene concretizzata per un nonnulla da Dell’Olio. La ripresa si apre nel segno di un Eur Massimo granitico in difesa e letale nelle ripartenze. L’occasionissima per raddoppiare è un tiro di Castro che colpisce il palo, sulla ribattuta s’avventa Locchi che calcia in porta da due passi e chiede il gol sulla deviazione di Lopopolo. Invano. È solo angolo, sugli sviluppi del quale Lopopolo sventa il 2-0. Ma la rete dell’Eur Massimo è solo rimandata di qualche minuto, quando un tiro di Merlonghi viene corretto in porta da Fabozzi, di tacco. Le Aquile Molfetta accusano il colpo e subiscono anche il 3-0: la punizione di Bacaro diventa un assist per Merlonghi, che appostato sul secondo palo appoggia il pallone in rete. Reyno non s’arrende e infila Barigelli. Il 3-1 dura 52”, perché Merlonghi fa bis e 4-1. Rutigliani si gioca il 5vs4 con Murolo portiere di movimento. Inizia un’altra partita: arriva subito il gol di Barbolla, poi l’assolo di Pedone. A 1’55” la gara è completamente riaperta. Finale palpitante: sul palo di Rubio s’infrangono i sogni “double” delle Aquile Molfetta. Storico Eur Massimo.
IL POST PARTITA
“Non eravamo sicuramente tra le favorite – le parole del Presidente Andrea Cirillo – ma il nostro grande cuore, che spesso va oltre la tecnica, ha fatto la differenza e siamo riusciti a compiere questa impresa. Fondamentale è stato poi l’apporto dei nostri giocatori più esperti che ci hanno dato quel contributo senza il quale logicamente sarebbe impossibile raggiungere un traguardo del genere”. “Il mancato 5-1 – ha aggiunto mister Paolo Minicucci – ha dato una spinta in più alle Aquile Molfetta, a cui faccio comunque i complimenti. A loro mancava Ortiz, a noi Gioia. Nel finale abbiamo avuto un calo di flusso, normale per questi ragazzi che non hanno ancora l’abitudine a disputare simili partite. Per 35′ la partita è stata condotta da noi, questa Coppa Italia è meritata, sarebbe stato crudele il contrario”.