- aver completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2 da almeno 14 giorni;
- oppure esser guariti da COVID-19;
- oppure aver fatto un tampone molecolare o antigenico 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo. Ma vediamo nel dettaglio come funziona per spostarsi o rientrare dall’estero.
DA REGNO UNITO E IRLANDA DEL NORD
Per chi rientra in Italia dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro), con l’ordinanza 18 giugno 2021, è stata introdotta la misura della quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone. LEGGI le limitazioni
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ISRAELE, STATI UNITI, GIAPPONE E CANADA
In Italia è possibile l’ingresso con le Certificazioni emesse dai rispettivi Paesi anche da Israele, Stati Uniti, Giappone e Canada alle stesse condizioni dei Paesi Europei (Elenco C). Per conoscere la procedura consulta le sezioni dedicate: Elenco C (per Israele) e Giappone, Canada e Stati Uniti. LEGGI le limitazioni.
INDIA, BANGLADESH E SRI LANKA
La nuova ordinanza ha esteso fino al 30 luglio le misure vigenti per gli ingressi in Italia per le persone provenienti o che abbiano soggiornato nei quattordici giorni precedenti in India, Bangladesh e Sri Lanka. Vai alla sezione dedicata all’India, Bangladesh e Sri Lanka. LEGGI le limitazioni.
DEROGHE AGLI OBBLIGHI PER CHI ENTRA IN ITALIA
A condizione che non insorgano sintomi COVID-19, sono previste specifiche deroghe alle misure di isolamento fiduciario e tampone: ingressi in Italia con autodichiarazione, ingressi in Italia per competizioni sportive nazionali, ingressi in Italia con autorizzazioni del Ministero della Salute.
VOLI NAZIONALI E GREEN PASS
Non è richiesto Green Pass se il volo è nazionale e riguarda un viaggio tra Regioni in zona bianca o gialla (cioè a basso rischio). Il Green pass può essere richiesto dal “vettore” al momento dell’imbarco, se ci si sposta tra o verso Regioni a maggior rischio (zone arancioni e rosse). Informati sulla situazione in Italia.
DAI PAESI EUROPEI
Per Stato della Città del Vaticano e Repubblica di San Marino non è prevista nessuna limitazione né richiesto Green Pass.
Per chi viaggia da e per Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, gli spostamenti da/per questi Paesi sono consentiti senza necessità di motivazione. Per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori sopra elencati si dovrà presentare la Certificazione verde COVID-19.
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AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA
Per chi rientra da Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia, Giappone, Canada e Stati Uniti nonché gli ulteriori Stati e territori a basso rischio epidemiologico, che verranno individuati con ordinanza, non sono previste limitazioni per l’ingresso da questi paesi, fatte salve eventuali disposizioni adottate a livello regionale.
Chiunque sia stato o abbia transitato nei 14 giorni precedenti all’ingresso in Italia in uno dei paesi in elenco D, deve sottostare ai seguenti obblighi: sottoporsi a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo, compilare il Passenger Locator Form – Modulo di localizzazione digitale – prima dell’ingresso in Italia, comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato, sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 10 giorni, sottoporsi al termine dell’isolamento di 10 giorni ad un ulteriore tampone molecolare o antigenico. Le disposizioni restano in vigore fino al 30 luglio 2021.
GLI ALTRI STATI NON ELENCATI
Per chi rientra da tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco, l’ingresso in Italia da questi paesi è consentito solo per specifici motivi di lavoro, salute, studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il rientro/l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno/transito nei 14 giorni precedenti da questo gruppo di Paesi, è comunque consentito: ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari dello status di soggiornanti di lungo periodo e loro familiari.
PORTE APERTE PER CHI HA UNA RELAZIONE
Resta confermata inoltre la possibilità di ingresso in Italia, dai Paesi dell’elenco E, per le persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile (anche se non conviventi) con cittadini italiani/UE/Schengen o con persone fisiche che siano legalmente. Per poter entrare in Italia dai paesi in elenco E non è necessario richiedere alcuna autorizzazione al Ministero della Salute; le motivazioni di ingresso vanno dichiarate e comprovate mediante modulo di autodichiarazione dPLF.
Da questi Paesi non è possibile entrare in Italia per motivi di turismo. Una volta in Italia è necessario sottoporsi a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo, compilare il Passenger Locator Form, sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 10 giorni, sottoporsi al termine dell’isolamento di 10 giorni ad un ulteriore tampone molecolare o antigenico, raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato.
NUMERI VERDI E INFO REGIONALI
Vige l’obbligo, inoltre di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio all’azienda sanitaria locale. Consulta la pagina: COVID-19 Numeri verdi e informazioni regionali