TARTARUGHE, 205 UOVA A OSTIA
Quante siano le uova in totale è impossibile definirlo con precisione. «Per i nidi di Ostia le abbiamo potute contare in quanto sono stati aperti per trasferire le 205 uova in un’area più idonea, all’interno della tenuta presidenziale di Castel Porziano. Altri tre nidi sono rimasti nel luogo originario e vengono monitorati costantemente». Anche il secondo nido di Sabaudia, rinvenuto l’11 luglio, è stato spostato perché troppo vicino alla battigia: qui sono state deposte 79 uova.
ANCHE A SABAUDIA E A TERRACINA
Ambienti variegati quelli scelti dalle tartarughe, con il primo nido di Sabaudia in un tratto di spiaggia protetto all’interno del Parco Nazionale del Circeo, mentre a Terracina la caparbia mamma non si è lasciata intimorire dalle attrezzature balneari di uno stabilimento ed ha dribblato sdraio e i lettini prima di deporre tra agli ombrelloni. «La schiusa è attesa intorno a Ferragosto e tenteremo di organizzare degli eventi pubblici laddove sarà possibile», spiega Marini.
PERCHÈ SCELGONO LE SPIAGGE DEL LAZIO
Ma qual è la ragione per cui le tartarughe marine scelgono le spiagge del Lazio per nidificare considerando che il primo ritrovamento risale al 2016? «Questo non è un segnale così positivo come verrebbe da pensare in prima battuta, piuttosto è la prova che la temperatura del mare si sta alzando. Mentre prima le tartarughe deponevano solo nel sud Italia, da qualche anno risalgono sempre più di frequente. La salute delle acque non è indicativa; inoltre, contestualmente all’incremento dei nidi, abbiamo anche registrato un aumento degli spiaggiamenti degli esemplari morti, a conferma che è la popolazione nella sua interezza che si sta allargando. Se questo è un bene per le tartarughe marine, per noi invece deve riportare l’attenzione sul tema preoccupante del riscaldamento globale».