Lei è presidente della commissione Commercio e Attività produttive. Che percentuali di calo prevede nella nostra Regione a causa del Covid e come considera le prime misure prese dalla Giunta Zingaretti?
“Fare una previsione adesso è un’operazione azzardata, perché l’emergenza è in continua evoluzione e soprattutto non si conoscono ancora i termini della riapertura delle attività produttive. È chiaro che fin da subito bisogna organizzarsi con la ripartenza. Non possiamo restare chiusi per sempre o aprire da un giorno all’altro. Credo che una riapertura graduale, in linea con la priorità della tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, è un tema che non può essere eluso. Bene ha fatto Renzi a porlo con coraggio. Anche coloro che si sono scagliati contro di lui, oggi stanno dicendo la stessa cosa. Le prime stime sono drammatiche: una ricerca del Cerved parla di un possibile calo del fatturato delle imprese laziali di 118 miliardi. Quanto alle prime misure prese dalla Regione Lazio, reputo che l’intervento sia stato tempestivo e coordinato con le azioni che il Governo sta mettendo in campo sul fronte della liquidità. Abbiamo pensato a tutti, dalle imprese, ai professionisti, ai cittadini, alle famiglie. Sicuramente bisognerà fare di più, ma il primo passo è stato molto valido”.
La Commissione che presiede ha recentemente dato l’ok a un pacchetto di misure urgenti, con uno stanziamento di 55,51 milioni di euro in favore di micro, piccole e medie imprese (Mpmi) fino a 9 dipendenti, inclusi i liberi professionisti, i consorzi e le reti di impresa, la cui attività imprenditoriale è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19. Ce ne parla?
“È un intervento che mi sta molto a cuore per l’incarico che ricopro. Mi permetta di sottolineare innanzitutto che in commissione c’è stato un clima di collaborazione positivo e abbiamo lavorato proficuamente per dare il via libera al Pronto Cassa tempestivamente. Grazie a questo provvedimento saranno aiutate molte imprese del territorio, anche le micro, e i professionisti. Inizialmente era stato previsto un Fondo rotativo per il piccolo credito da 55 milioni. In questi giorni, grazie al reperimento di ulteriori risorse, è stato aumentato fino a 100 milioni. Finanzieremo ogni beneficiario con prestiti di 100.000 euro a tasso zero da restituire in 5 anni, ma la restituzione delle rate partirà da maggio del 2021. Ci sono poi 100 milioni di provvista per le banche che faranno da leva per 200 milioni di prestiti alle imprese a tasso agevolato. E ancora il rilascio di garanzie e la riassicurazione delle operazioni dei Confidi. È chiaro che bisognerà reperire altre risorse dal bilancio e dal POR per rafforzare queste azioni o prevederne altre sempre volte a dare ulteriore liquidità alle imprese in difficoltà, ma era necessario dare subito un sostegno concreto e immediato. Voglio inoltre ricordare il Fondo di 23 milioni di contributo affitti per i commercianti e artigiani che stanno subendo perdite a causa della chiusura imposta alle loro attività. Continueremo a lavorare per ampliare la portata degli interventi”.
Prestiti da 100mila € a tasso zero da restituire in 5 anni, ma la restituzione delle rate partirà da maggio 2021
Una volta finita l’emergenza, quali saranno gli step per rilanciare e normalizzare il commercio e le attività produttive laziali. Quali le priorità?
“Io credo che il lavoro sul post emergenza debba iniziare subito. Oggi, se non addirittura ieri. L’emergenza richiede misure tempestive come la liquidità alle imprese o gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, piuttosto che i voucher per le famiglie o i buoni spesa per chi è in difficoltà. Ma io credo che non possiamo andare avanti solo con i bonus. Per il dopo servono investimenti, un piano shock per l’economia che punti a liberare risorse in favore di imprese e cittadini. Bisogna investire sulle infrastrutture, sbloccarle, anche nel Lazio. I cantieri sono sinonimo di crescita e posti di lavoro. Per troppo tempo abbiamo fatto passi timidi. Questo vale per l’Italia come per il Lazio. Sul territorio regionale è necessario sostenere in modo maggiore i lavoratori autonomi, i professionisti, le partite Iva, le piccole e micro-imprese. Ricordiamo che loro soffrono di più rispetto agli altri”.
Consigliera, apprendiamo che il bando per riqualificazione del litorale laziale sarà prorogato. Perché questa decisione e cosa prevede il bando?
“Sì, confermo che il bando è stato prorogato. I termini per la presentazione delle domande sono stati spostati al mese di ottobre. La proroga è un atto dovuto e imprescindibile perché in questo periodo di emergenza sono tanti i Comuni che stanno attraversando molte difficoltà. Si ritrovano a lavorare con risorse umane ridotte e non possono avere le energie e le risorse sufficienti per far fronte agli impegni di progettazione. Il bando stanzia 10 milioni per la riqualificazione e la sostenibilità delle aree costiere del Lazio. I 24 Comuni della costa laziale potranno spendere questi soldi per una molteplicità di interventi: il recupero archeologico e architettonico di monumenti, la realizzazione di aree verdi, piste ciclabili, aree pedonali e parcheggi di scambio. Ma anche wi-fi, colonnine per la ricarica di auto e bici elettriche, impianti di videosorveglianza, illuminazione, strutture di primo soccorso, eliminazione di barriere architettoniche, strutture per la raccolta di rifiuti”.
Io credo che il lavoro sul post emergenza debba iniziare subito. Oggi, se non addirittura ieri
Lei a ottobre è passata dal Pd a Iv. Perché questa scelta? Siete saldamente nella maggioranza Zingaretti?
“È una scelta che ovviamente è stata meditata, ma oggi posso dire serenamente che la rifarei cento volte. Dopo una lunga militanza nel Pd, ho sentito la necessità di entrare a far parte del progetto di Italia Viva perché lo ritengo più innovativo e più rispondente alle necessità di un Paese che deve semplificare i suoi processi, sbloccare i cantieri, rimettere risorse in circolo e saper attrarre nuovi investimenti. Il Paese ha bisogno di una nuova classe dirigente, meno interessata ai sondaggi settimanali, ma di più agli obiettivi di lungo periodo. Una classe dirigente capace di rischiare, di assumersi la responsabilità anche di dire cose impopolari se servono al Paese e di rimettere al centro temi come gli investimenti, il merito, la parità di genere, la lotta alle diseguaglianze, il lavoro. E l’immigrazione, sulla quale il governo gialloverde è stato disastroso e sulla quale questo governo dovrebbe essere più coraggioso. A Renzi riconosco lungimiranza, coraggio, schiettezza e talento, qualità per me indispensabili per un leader politico. Questi giorni difficili ci stanno facendo capire quanto sia importante la responsabilità e credo che Italia Viva ne stia dimostrando molta, senza rinunciare al diritto di proporre migliorativi ai provvedimenti che il Governo sta assumendo. Sulla maggioranza in Consiglio regionale, ribadisco che quello che ho sempre detto: siamo parte leale della maggioranza e credo di poter dire che insieme al collega Enrico Cavallari lo dimostriamo ogni giorno”.