“Affrontiamo la fase 2 con voglia di ricominciare ma con prudenza. I dati della curva epidemiologica sono incoraggianti, ci confermano che gli sforzi collettivi hanno prodotto i risultati attesi. Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva epidemiologica potrà salire. I nostri principi rimangono gli stessi. La tutela della vita e della salute sono principi non negoziabili ma in questa fase due dovremo declinarli diversamente. Dobbiamo ripartire. Non ci possiamo permettere di non farlo” afferma il premier Giuseppe Conte. “Sceso il numero di contagi e decessi, aumentato quello dei guariti. Abbiamo potenziato le strutture ospedaliere e le terapie intensive. Abbiamo incrementato i controlli con test e tamponi e stiamo per sperimentare la nuova app. Siamo nelle condizini di affrontare la fase 2 con fiducia”, aggiunge Conte che poi sottolinea l’importanza nella fase due della collaborazione con le regioni: “Dovranno anche loro assumersi le loro responsabilità”.
COSA SUCCEDE DA DOMANI
Il premier poi annuncia: “Da lunedì 18 maggio riaprono negozi di vendita al dettaglio i servizi legati alla cura della persona come barbieri, parrucchieri e centri estetici, ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, pub. Da lunedì riaprono anche gli stabilimenti balneari e le celebrazioni religiose in chiese, moschee, sinagoghe, templi”. Dal 20 maggio potranno riprendere i corsi e le prove per le patenti.
Conte ha poi sottolineato come la mascherina vada indossata in luoghi chiusi o affollati, e ha annunciato che dal 25 maggio riapriranno le palestre, le piscine e i centri sportivi. Il premier ha spiegato che regioni e sindaci potranno intervenire per modificare le norme, ricordando che “occorre cautela ovunque”. “Fino al 3 giugno- spiega- sono vietati gli spostamenti tra regioni, salvo motivi di lavoro, massima urgenza o ragioni di salute. In prossimità del 3 giugno valuteremo coi nostri esperti, se i dati saranno incoraggianti, nella prospettiva positiva di tornare a muoverci senza limitazioni tra regioni”.
“Dal 3 giugno– aggiunge- sarà possibile spostarti dagli Stati dell’Unione Europea in Italia, senza l’obbligo di quarantena per chi arriva in Italia. Questo creerà le premesse per una ripresa del turismo”. Dal 15 giugno– spiega ancora il premier- riapriranno i teatri e i cinema e sale da concerti. Il numero massimo di spettatori sarà di mille per gli spettacoli all’aperto e di 250 per ogni singola sala. Ancora sospese le attività in sale da ballo, fiere, congressi e discoteche Per i bambini “ci sarà un ventaglio di offerte varie a carattere ludico ricreativo”. “Sono consapevole- aggiunge Conte- che il dl rilancio nonostante una cifra considerevole, 55 miliardi, non potrà essere la soluzione di tutti i problemi economici e sociali che stiamo vivendo. Ma stiamo dando una mano a chi deve ripartire”.
Confermata la sospensione dei servizi educativi di ogni ordine e grado, fino a università e master. Niente riaperture per centri benessere, centri termali, centri culturali e centri sociali. Resta valido l’obbligo di restare a casa per chi ha 37,5 gradi di febbre.