Una Capitale che entro dieci anni offra più opportunità per romani, turisti e imprese, dove muoversi più agevolmente spaziando tra antico e moderno tramite la rigenerazione urbana all’insegna della sostenibilità ambientale. È la città del futuro immaginata da Virginia Raggi, che all’Auditorium ha lanciato nei giorni scorsi il suo manifesto per Roma Smart City 2030. Al suo fianco il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in platea rappresentanti delle aziende di Stato e dell’imprenditoria romana, da Unindustria ad Acea passando per Terna ed Enel. La sindaca li ha riuniti per proporre il dialogo Comune-imprese in vista di tre appuntamenti che ritiene cruciali: i fondi del Recovery, il Giubileo del 2025 e la candidatura ad Expo 2030. In sala aleggia la sensazione che, dopo gli anni di sviluppo di Milano, incentrati sul settore degli immobili di pregio, sia la volta di Roma. «La candidatura per Expo – spiega Raggi – va presentata entro ottobre, in Comune abbiamo creato un dipartimento di scopo. È un evento per tutta la città, ho già iniziato a sentire alcuni leader politici e istituzioni, ho avuto tutti riscontri positivi». Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio le offre il suo sostegno: «La Farnesina e la sua rete di ambasciatori ci sono, con un know-how maturato anche con Expo 2015, sono pronte a promuovere la candidatura di Roma».
L’APPELLO AL MONDO PRODUTTIVO
Poi l’appello della sindaca diretto al mondo produttivo: «Roma ha bisogno delle imprese, come loro ne hanno della città. Da Roma tutte le strade portano al futuro, alla costruzione della città del 2030”. Ecco la roadmap: «Da qui a dieci anni avremo una sfida decisiva, mai dal dopoguerra abbiamo avuto risorse da investire come quelle del Recovery. Una parte di quei fondi deve atterrare a Roma». Le risorse Ue per ripartire dopo la pandemia restano però da conquistare. Nel piano del governo alla città spettano 500 milioni di euro di «Roma Caput Mundi», soprattutto per manutenzione di monumenti e turismo. Per i 149 progetti da 25 miliardi presentati dal Campidoglio bisognerà attendere i bandi specifici.
UNINDUSTRIA: “PREOCCUPAZIONE SUI TEMPI”
Raggi elenca le prossime iniziative: la riqualificazione della ex Zecca all’Esquilino con Cassa depositi e prestiti ed Enel e il progetto con Ferrovie per il nuovo edificio viaggiatori della Stazione Termini. Segue una carrellata di rendering, dal Polo Civico Flaminio al mercato di San Giovanni di Dio. I progetti per le nuove tramvie: la Termini-Vaticano-Aurelio, quella sui Fori Imperiali, il restyling della Termini-Giardinetti da prolungare fino a Tor Vergata. Con la Metro C da portare fino a Saxa Rubra. Nella lista anche alcune opere avviate da altre giunte. Angelo Camilli, presidente di Unindustria, offre il sostegno delle imprese cittadine ma ammette: «Non nego una preoccupazione sui tempi, noi pensavamo a Expo 2035. Ora abbiamo quattro-cinque mesi davanti per una candidatura competitiva. In mezzo ci sono l’estate e la campagna elettorale. Ma c’è anche la volontà di collaborare».