Il Comune di Roma cerca disperatamente presidenti di seggio per le elezioni del 3 e 4 ottobre (e per l’eventuale ballottaggio del 17 e 18 ottobre), a causa dell’elevato numero di rinunciatari. L’appello è stato pubblicato sul sito di Roma Capitale.
ROMA CERCA PRESIDENTI DI SEGGIO
«Considerata la necessità di reperire un adeguato numero di Presidenti di seggio in sostituzione di quelli rinunciatari nominati dalla Corte d’Appello – si legge – per le elezioni previste nel prossimo mese di ottobre e vista la scarsa adesione all’avviso rivolto ai cittadini e alle cittadine iscritti all’Albo dei Presidenti di seggio, pubblicato precedentemente, si rende noto che gli iscritti nelle liste elettorali di Roma Capitale, in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, possono comunicare la propria disponibilità a sostituire i presidenti di seggio elettorale impossibilitati a svolgere l’incarico».
COME DARE DISPONIBILITA’
La comunicazione di disponibilità dovrà avvenire utilizzando l’apposito modello, inserito tra gli Allegati, entro il 30 settembre 2021, al Dipartimento Servizi Delegati, Via Luigi Petroselli, 50 – 00186 ROMA, con una delle seguenti modalità:
- per posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected], insieme ad una copia del documento di identità del dichiarante;
- per posta elettronica ordinaria all’indirizzo [email protected], insieme ad una copia del documento di identità del dichiarante;
- tramite posta (a tal fine farà fede il timbro postale dell’ufficio accettante), insieme ad una copia del documento di identità del dichiarante;
- a mano presso l’Ufficio Protocollo del Dipartimento Servizi Delegati, sito in Via Petroselli n. 50 terzo piano.
In caso di nomina per sostituzione, il presidente dovrà scegliere una persona di fiducia, iscritta nelle liste elettorali di Roma Capitale, in possesso almeno di diploma di istruzione secondaria di secondo grado, per svolgere funzioni di segretario, al quale saranno corrisposti i compensi previsti dalla legge.
QUANTO GUADAGNA UN PRESIDENTE DI SEGGIO
Gli scrutatori hanno diritto a un compenso di 120 euro per le giornate del primo turno di votazione (61 euro per i seggi speciali) più altri 120 euro nel caso di ballottaggio, mentre il presidente di seggio ha diritto a un rimborso di 150 euro per tornata elettorale (90 euro nel caso di seggi speciali, ad esempio negli ospedali). In caso di ballottaggio, dunque, il compenso per il presidente di seggio sarà di 150 euro più 150 euro, ossia 300 euro.
I componenti del seggio elettorale sono chiamati a lavorare il pomeriggio di sabato 2 ottobre per preparare la stanza dove il giorno successivo si svolgeranno le elezioni, domenica 3 e lunedì 4 dalle 7 alle 23 e alle 23 inizierà lo scrutinio che – indicativamente – dovrebbe terminare la mattina seguente. Per il ballottaggio gli orari sono gli stessi, ma lo scrutinio è certamente più breve.